Gabriella Poli – “Cornuti e mazziati”. Attenzione alla pubblicità, chi più spende per propagandare merci e idee, di solito, vende carta straccia o peggio marcia, infetta le coscienze e i corpi, e la storia anche recente lo testimonia. Unico scopo il denaro e il potere.




Ma nessuno impara niente dalla storia vero?
A volte la realtà sembra così paradossale e complottista che la coscienza non riesce ad accettarla e opta per una versione più semplice e bonaria, rassicurante.
E di solito anziché utilizzare il proprio pensiero libero ci si giustifica, adeguandosi ai dettami sociali della maggioranza.
Ho l’impressione, direi certezza, che tutto ciò che viene propagandato a gran voce dai media di carta stampata e televisivi, merci ed idee, soprattutto queste ultime, sia il male.
Così per esempio le banche che, in prima persona o tramite le finanziarie, ti spingono a chiedere prestiti e fare debiti, magari per comprarti qualcosa di inutile, in cambio ti danno soldi che non esistono, soldi virtuali che spostano da un conto all’altro.
In pratica è come se stampassero valuta falsa.
Una cosa fuorilegge per qualsiasi cittadino normale ma non per loro. E se le cose si mettono male falliscono, alla faccia di chi aveva riposto i propri risparmi nelle loro mani, protette dalla politica corrotta e dal malaffare.
Si comportano così anche le multinazionali e le grandi aziende quotate in borsa (per esempio industria farmaceutica e industria delle armi che controllano il mondo e corrompono i governi, che distribuiscono morte…), che vendono le loro azioni agli ignari risparmiatori che rischiano tutto. Così quando le banche o le suddette aziende saltano, dopo aver dato liquidazioni miliardarie ai loro manager, i cittadini risparmiatori pagano, sia attraverso i loro depositi o investimenti, andati in fumo, che attraverso le tasse.
Perché le banche fallite e le multinazionali della morte, lo stato, le salva. Ma con quali soldi? Quelli che preleva dalla pensione o dagli stipendi dei Pantalone vari, cioè tutti noi.
Confermando il vecchio detto, scusate la volgarità, “cornuti e mazziati”.
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