Valentina Vangelisti – Pier Luigi Torielli – La nostra dieta mediterranea, un modello nutrizionale invidiatoci da tutto il mondo, è riconosciuta dall’Unesco come “patrimonio immateriale dell’umanità”.



Viene associata, dagli scienziati, a una riduzione della mortalità e a una aspettativa di vita tra le più alte del mondo oltre al controllo delle malattie legate all’obesità, come la glicemia ed il colesterolo.
Si tratta di un modello tipico delle nostre regioni che condividono la disponibilità degli alimenti derivanti dall’agricoltura, dalla pastorizia, dalla pesca. Pensiamo all’olivo, alla vite, ai cereali, agli agrumi, colture a basso contenuto di grassi e ricchi di vitamine e proteine.
Con queste materie prime noi cuciniamo i piatti eredità delle nostre nonne: un connubio di sapori, di colori e di profumi.
Le nostre montagne, la campagna, il mare, i nostri boschi ci offrono i frutti per preparare piatti meravigliosi.
Pertanto riteniamo che non ci sia alcuna necessità da parte della UE di invitarci a sostituirli con grilli, tarme e locuste.
Da parte della UE si parla di “sostenibilità alimentare basata sulle proteine alternative e di fattore risparmio”. Contestiamo anche questo in quanto un chilogrammo di farina di grilli costa ben 100 Euro… .
Diciamo dunque no all’entomofagia.
Eredità della nostra storia e della nostra tradizione il nostro patrimonio culturale deve essere conservato e protetto come bene fondamentale anche in cucina.
Valentina Vangelisti
Pier Luigi Torielli





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