Valentina Vangelisti – Ieri a Milano la polizia ha sgombrato l’ex cinema Splendor, occupato da tre giorni da una decina di studenti, esponenti del Movimento Tende in Piazza, in protesta contro il caro affitti. Una stanza da condividere arriva a costare 700 Euro ciascuno al mese; se occupata da un solo studente arriva anche a 1.000 Euro. Questi ragazzi si sono esposti per attirare l’attenzione su un tema che attanaglia tutta l’Italia e non solo la città di Milano e non solo gli studenti. I cittadini, per avere un affitto sostenibile, sono costretti spesso ad abbandonare i luoghi dove hanno sempre vissuto, come il centro o i quartieri limitrofi per andare a vivere nelle estreme periferie, abbandonate a se stesse e degradate dalla presenza della malavita. Nelle grandi città i palazzi vengono acquistati da colossi immobiliari per trasformarli in appartamenti, generalmente di piccola metratura, per affittarli o venderli a peso d’oro. I figli di quei genitori che non possono affrontare l’escalation dei costi degli affitti si trovano, rispetto ai figli degli abbienti, in grosse difficoltà a proseguire gli studi se non addirittura rinunciarvi. Così si sta dando spazio solo ad un modello che aumenta il divario sociale: chi vive con un reddito medio o medio-basso viene escluso. Lo Stato ieri ha ripristinato la legalità, entrando all’alba nel cinema occupato da “ben” tre giorni, facendo alzare gli studenti ed identificandoli, poi….. la Giustizia farà il suo corso. Noi facciamo una riflessione: le Istituzioni, così “comprensive”, quando si tratta di lasciare occupare per anni interi edifici in varie città d’Italia abusivamente, da chi non ha alcun diritto, fenomeno che porta anche ad irrisolvibili problemi di sicurezza, in questo caso è stato molto efficiente, forse un pò troppo??… Pensiamo all’edificio occupato a Firenze da dove è sparita una bambina; un vero ricettacolo di illegalità, da anni tollerato sulla riva dell’Arno, visto da una certa politica come “accoglienza”. Era occupata da oltre settanta persone, una parte delle quali aveva fatto dell’assegnazione dei locali da loro occupati, un vero e proprio commercio. C’è voluto un sequestro di un minore, ancora nella terra di nessuno, per avere l’ordinanza di sgombero.
Valentina Vangelisti
Fonti: La Nazione





Lascia un commento