Valentina Vangelisti – Eccolo qui, il 29 Febbraio. Il giorno in più che si presenta ogni 4 anni con il suo bagaglio di superstizioni. Il 29 Febbraio è l’essenza dell’anno bisesto: il giorno introdotto al fine di pareggiare i conti con le sei ore che avanzano ogni anno. Giulio Cesare inserì nel suo calendario un giorno in più ogni 4 anni subito dopo il 24 Febbraio che era il “sexto die ante Calendas Martias”, il sesto giorno prima delle calende di Marzo. Quel giorno divenne il “bis sexto die” (ne derivò il termine bisestile). Per gli antichi Romani il mese di Febbraio era dedicato ai riti dei defunti, e quello in cui si svolgevano le “Terminalia” dedicate a Termine, dio dei Confini. Eventi tutt’altro che felici da cui deriva l’idea che l’anno bisestile sia foriero di sventure.

Giulio Cesare

Vi sono anche molti proverbi attuali che rafforzano l’idea che gli anni più lunghi siano più esposti ai capricci della fortuna: si sconsiglia perfino di avviare imprese e unirsi in matrimonio (anno che bisesta non si sposa e non si innesta).

Vi sono sicuramente anni bisestili in cui sono accaduti eventi tragici: guerre, terremoti, tsunami, ecc. ma chi crede a queste coincidenze dimentica tutte le sciagure, sia naturali che causate dagli uomini di cui sono pieni i giornali e i TG di tutti i giorni di ogni anno. Nel 2020, anno del coronavirus, molti si sono riferiti alle profezie di Nostradamus quando parla di una “grande peste nella città marittima”.

Chi vuole per forza ancorarsi alle sue Centurie, trova sempre la spiegazione a tutti gli eventi negativi. Noi invece non ci allineiamo con la frase “non è vero ma ci credo”. La superstizione fa solo male in quanto ci toglie  l’autostima e ci fa attribuire a fattori esterni i nostri successi o fallimenti. Noi, fatti tutti gli scongiuri, dimentichiamo anche Nostradamus e sposiamo l’idea del Nord Europa secondo cui gli anni bisestili portano prosperità e fortuna.

Nelle terre anglosassoni il 29 Febbraio è l’unico giorno in cui le donne possono chiedere la mano al fidanzato, e non viceversa; questa concessione fu data addirittura da San Patrizio, Vescovo protettore dell’Irlanda. Divenne un obbligo nel tredicesimo secolo, quando i fidanzati che rifiutavano la proposta fatta il 29 Febbraio, venivano multati. Attualmente in alcuni Paesi del Nord Europa gli uomini che respingono una fanciulla in tale data devono risarcirla regalandole un abito.

E chi nasce il 29 Febbraio? La leggenda vuole che sia fortunato e noi a questa vogliamo credere. Forse perché anziché di ripiegare sul 28 Febbraio o sul primo Marzo, può scegliere di festeggiare il compleanno ogni quattro anni. E così nascondere la sua vera età. Valentina Vangelisti


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