Lucio Matania – “La teoria affascinante di Gupta (probabilmente il più geniale fisico teorico e astrofisico mondiale) è sensazionale e conferma che non sappiamo nulla di certo, neanche come si propagano i fotoni e se possano perdere energia col tempo. Siamo esseri microscopici che si scannano per stupidaggini invece di gioire e amarsi nella stupefacente immensità universale”

Lucio Matania
Rajendra Gupta

L’umanità ha progressivamente smesso di emozionarsi, stupirsi e ammirare la natura che ci avvolge. Lo smartphone, la televisione ci distoglie per moltissimo del nostro prezioso e sempre più breve tempo di vita. Oramai, chi si sofferma più, per esempio, a contemplare un tramonto o un cielo stellato per più di pochi secondi? Solo pochi romantici, o bambini, o astrofili o scienziati. Ma effettivamente, oltre che i filosofi o i religiosi, quanto la scienza è arrivata a scoprire nel corso dei millenni i segreti e i meccanismi logico/ matematici che stanno alla base dell’universo? Certamente una domanda affascinante. Ebbene, la risposta, in estrema sintesi, è che non ne sappiamo nulla.

Non appena i fisici teorici, e cioè i più simpatici e fantasiosi studiosi e matematici che abbiamo, scoprono qualcosa che sembra funzionare, ecco che un’osservazione più approfondita, un telescopio più potente, un segnale radio dallo spazio anomalo, ci fa capire che la vecchia teoria, data praticamente per certa, risulta errata o incompleta. Fino a pochi mesi fa si era abbastanza sicuri di aver capito circa il 6% di come fosse composto l’universo osservabile. E si era consci che ignoravamo il restante 95%. Che gli scienziati chiamano per il 30% materia oscura e il restante 65% energia oscura. Facendo opportuni calcoli pareva che comunque il modello gravitazionale di come fosse l’universo (che pare espandersi sempre più velocemente) e dei buchi neri sembrava funzionare. Ma ultimamente, strumenti di osservazione più precisi, grazie anche alle sonde che stanno esplorando l’universo dai confini del sistema solare, ci hanno fatto capire che tutto ciò che davamo per assodato in effetti è soltanto una mera speculazione fantasiosa. E comunque incompleta. Ed ecco che fioriscono tra gli esperti delle spiegazioni alternative molto suggestive. Tra queste la più seria sembra proprio essere quella del fisico indiano che accennavo prima e che sta facendo vacillare le pur esili certezze finora ritenute attendibili dalla maggioranza dei fisici teorici.


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