Lucio Matania – “Mi chiamo Michele Pompucci, titolare di questo laboratorio di pasticceria e sono figlio d’arte. Mio papà Vincenzo, fin da adolescente faceva il panettiere e poi il pasticciere. Io continuo la tradizione e la passione di famiglia. Siamo qui dal 1988 e mi sono specializzato in pasticceria secca tipica valtellinese”.

Intanto il profumo inebriante dei biscottini appena sfornati mi avvolge e mi stordisce. Già dalla strada ne avevo riconosciuto l’aroma. Sono i favolosi ” basin de Sundri”. Il loro prodotto più famoso. E che dà il nome all’ azienda.
Per me i più buoni biscotti che abbia mai mangiato.
Non resisto e senza chiedere mi avvento e rubo il primo biscottino che trovo e lo divoro. Michele ride. Anche sua moglie, la dolce, deliziosa Fatou che collabora con lui, ride, ride…

“Vincenzino, sempre in braccio a papà mi guarda perplesso e incuriosito”.

Non vedo il primogenito, Davide. Io “piango” perché mi sono ingozzato. Appena mi riprendo: “ma come fai a farli così buoni ? Sono squisiti, irresistibili…”.
“Sono così buoni perché fatti col cuore in mano in modo semplice e tradizionale, con pochi ingredienti tutti di ottima qualità. Questa da sempre è la nostra filosofia” – risponde Michele.
Gironzolo per il laboratorio. Qui tutto è concentrato in uno spazio ristretto, l’ambiente risulta quasi intimo. Lo sguardo si sofferma su un’impastatrice “planetaria” dove gira una crema bianca
“Questa è un’ altra delle nostre specialità, diventerà i Giazzè . Somigliano a dei savoiardi. Fatti con solo tre ingredienti: farina, zucchero, uova”.
Mi congedo ringraziando tutti. Mi saluta molto cordialmente. Mi regala due confezioni di ” basin de Sundri”.
Mi viene voglia di abbracciarlo ma mi trattengo.
Appena fuori apro immediatamente la prima confezione… .


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