Valentina Vangelisti – Ognuno dovrebbe avere un proprio albero, con il nome e la data di nascita. Esiste infatti una legge che obbliga le amministrazioni comunali a piantare un albero per ogni bambino nato o adottato: La Legge è la n. 113 del 1992, rinnovata nel 2013 e istituisce presso il Ministero dell’Ambiente il Comitato per lo sviluppo del verde pubblico allo scopo di censire il verde urbano dei Comuni. Questa è una iniziativa importante nata per proteggere e favorire il verde delle città ma purtroppo poco applicata, al di là delle notizie che ogni tanto girano sulla stampa per lanciare qualche nuova amministrazione.


Prima delle Leggi sono comunque sempre esistiti gli usi contadini che per ogni figlio nato nella propria famiglia, fondamento del gruppo patriarcale, fosse piantato un albero che ne celebrasse la nascita come buon augurio. Infatti la forza delle radici simboleggiava il superamento delle difficoltà della vita, malattie, guerre, carestie. Mai sparite dalla nostra civiltà. Esistono anche gli alberi piantati in ricordo di coloro che non ci sono più: gli Eroi che si sono sacrificati per il nostro bene e per i Giusti che hanno reso onore al senso di umanità proteggendo i perseguitati. Questi alberi a futura memoria sopravviveranno alle nostre vite e perpetueranno i valori che oggi troppe volte non vogliamo riconoscere.
L’albero è una ricchezza in sé, una speranza per la protezione per l’ambiente, un augurio per il futuro ed un simbolo per tutti gli uomini. Con radici profonde come la famiglia origine di ognuno, con il suo tronco, solido sostegno ai rami da cui nascono foglie, fiori e frutti, ha da sempre rappresentato l’intreccio fra la forza della vita che genera e perpetua nuova vita. Pensiamo alla raffigurazione dell’Albero della Vita, comparso 4.000 anni fa in Mesopotamia che ritroviamo in molte culture anche extraeuropee; in nelle principali religioni è rappresentato con la sua carica di simboli come l’immortalità, le leggi dell’Universo, il trionfo della vita sulla morte. L’albero è un esempio della forza nelle sfide quotidiane e a cui noi dobbiamo portare rispetto e cura, non dimenticando che esso svolge la fondamentale funzione rigeneratrice dell’ambiente della quale abbiamo un immenso bisogno.
Valentina Vangelisti





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