
Lucio Matania – Il mio amico Franco è nato in Lomellina, terra di contadini e di campi coltivati.
Trasferito nella grande città come me e, ora, dopo una vita di lavoro, eccoci pensionati.
Abbiamo il tempo per incontrarci e raccontare episodi di vita e emozioni passate.
L’altra sera ci ha invitato a cena e abbiamo parlato della nostra infanzia, dei nostri genitori, dei momenti gioiosi e di quelli sofferenti.
Una di quelle serate che non si scordano.
Annaffiato da un’ottimo rosso riserva invecchiato, ci ha proposto un piatto povero e apparentemente semplice delle sue parti e che va cucinato al momento: ovv e tomatic (uova e pomodoro).
Mentre assistevano alla preparazione mi sono ricordato della sigla della serie televisiva degli anni settanta di Gianburrasca con Rita Pavone : “Viva la pappa col pomodoro ” (in questo caso rivisitata).
Ingredienti per tre persone (che se ne fregano della dieta, mangiano per cinque, che possono tirare tardi e che il giorno dopo non devono andare a lavorare): due cipolle rosse, due spicchi d’aglio, due lattine di pomidoro pelati, otto uova biologiche, una dose generosa di burro di casa chiarificato, un dado da cucina alle verdure, due cucchiai di olio evo, sale, pepe. E un filone enorme di pane casereccio tipo toscano affettato e leggermente tostato in un solo lato.
Ricetta della sua mamma: si mette olio e burro in una pentola grande e alta per non schizzare (l’ideale sono quelle smaltate o in pietra) e si fanno stufare a fuoco basso le cipolle affettate e l’aglio finemente tritato. Quando la cipolla è quasi sciolta si aggiunge un bel bicchiere di vino tipo chianti. Si fa evaporare. Si aggiungono i pelati e l’acqua delle lattine sciacquate. Si aggiunge il dado sbriciolato a mano e si schiaccia il tutto, direttamente in pentola con la forchetta, intanto che cuoce.
Si sbattono le uova con il sale e il pepe e si aggiungono al sugo. Il segreto è che vanno continuamente sbattute con un frustino in modo da cuocere intimamente col pomodoro senza fare pezzettini di frittata. La cottura è perfetta se il tutto si presenta come una pappotta uniforme senza parti liquide e con una consistenza soffice.
Si mangia in una scodella con le fette di pane impugnate al posto delle posate con la parte morbida che si imbeve di questa poltiglia rosata che è squisita e che, come dice un noto e simpatico “influencer” di feisbuc : << non si può togliere dalla bocca >>🤣





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