Simone Bertelli – Pirenei giorno 6 da Argèle-Gazost a Oloron-Sainte-Marie circa 94 km x oltre 2000 metri di dislivello+ per i colli Aubisque e Marie-Blanque.








Non ho molto da aggiungere a quello che ha già scritto Martin. Vuoi perché siamo saliti col fresco (attorno ai 25⁰-22⁰) arrivare al Aubisque dal col de Soulor è stato come bere una sorsata di acqua gelida dopo giorni nel deserto. Partiti con la testa dentro una nuvola, densa di leggera pioggia, siamo saliti subito sopra per ammirare una scenografia naturale magnifica, strapiombi, piramidi di granito e animali liberi ovunque.
Pausa pranzo a quasi 1800 metri guardando rapaci che volteggiano e i cavalli che stavano nel parcheggio o in mezzo alla strada, incuranti degli umani, come a dire: qui siamo noi a dettare il ritmo…
Discesa fatta di nuovo nelle nuvole fino al fondo della Vallée d’Osseau, il confine spagnolo è poco distante, poi imboccata la salita del Marie Blanque senza troppe aspettative e invece in soli 600 metri di ascesa siamo entrati in un altopiano dominato dalle felci, ricchissimo di acqua e fauna (un falco con una preda in bocca è sbucato dal bosco e mi ha affiancato planando per qualche secondo), tutto verde e umido, totalmente atlantico, in grande contrasto con la parte più orientale e secca dei Pirenei.
Tutto davvero curato, armonioso, le vecchie case anche delle frazioni più remote sono praticamente tutte abitate e mantenute, zero speculazione edilizia, niente orride palazzine o aree abbandonate, ecco un altro perché di tanta bellezza.






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