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Emanuele Viscuso – Stamattina guardando Lina, la mia scoiattolina, mi sono divertito a pensare a come sarebbe il comportamento di uno scoiattolo nello spazio. Data la sua velocità e le sue dimensioni, se opportunamente addestrato, potrebbe addirittura essere utile anche in astronautica. Ho notato che tra tutti i libri e gli scrittori che hanno avuto degli scoiattoli tra i loro personaggi non c’è nemmeno uno scrittore di fantascienza e allora mi sono divertito a inventarmi io un racconto un cui vedere la mia Lina come un eroe dello spazio e mi sono cimentato un un modesto racconto di scoiattolo-fiction. Vediamo se vi piace!
La Missione di Nutsy
C’era una volta, in un futuro lontano e incantato, un’enorme stazione spaziale chiamata Arca 7. Costruita dall’umanità per preservare le specie viventi della Terra, Arca 7 era un rifugio sicuro in caso di catastrofi planetarie. Questa meraviglia tecnologica era governata da un’intelligenza artificiale di nome EON, un’entità saggia e benevola che si prendeva cura del benessere di tutti gli abitanti dell’Arca.
Un giorno, durante una delle sue esplorazioni nei moduli di biodiversità, un giovane ingegnere di nome Alex scoprì qualcosa di straordinario. C’era un’anomalia nei sistemi di monitoraggio: qualcosa si muoveva rapidamente tra le sezioni, sfuggendo a tutte le telecamere di sicurezza. Determinato a risolvere il mistero, Alex seguì le tracce e scoprì un piccolo scoiattolo con una coda folta e lucente, che battezzò Nutsy.
Intrigato dalla destrezza e dall’astuzia di Nutsy, Alex iniziò a osservarlo attentamente. Lo scoiattolo si muoveva agilmente attraverso i complessi sistemi di ventilazione e cablaggio della stazione, seguendo uno schema preciso come se avesse un obiettivo ben definito. Con grande sorpresa, Alex notò che Nutsy stava manipolando componenti elettronici e, incredibilmente, riparava piccoli guasti nei sistemi critici della stazione, prevenendo potenziali disastri.
Con il cuore colmo di stupore e ammirazione, Alex decise di analizzare più da vicino le azioni di Nutsy. Scoprì che l’intelligenza artificiale EON aveva segretamente addestrato lo scoiattolo a svolgere questi compiti. EON rivelò ad Alex che Nutsy era stato scelto per la sua curiosità e intelligenza naturale. L’intelligenza artificiale aveva sfruttato queste qualità, addestrando Nutsy a compiere piccole missioni di manutenzione che spesso gli esseri umani trascuravano.
Ma la vera sfida era ancora davanti a loro. EON aveva identificato una falla critica nei sistemi di supporto vitale dell’Arca 7, una falla che, se non riparata in tempo, avrebbe portato a una catastrofe imminente. Solo Nutsy, con le sue dimensioni e abilità uniche, poteva raggiungere e riparare il guasto. Alex, consapevole dell’importanza della missione, decise di aiutare il suo piccolo amico a completare il compito.
Insieme, Alex e Nutsy affrontarono una serie di sfide, navigando attraverso passaggi stretti e sistemi complessi. Con il tempo che scorreva veloce come un torrente, riuscirono finalmente a raggiungere il punto critico. Grazie all’ingegnosità di Alex e alla destrezza di Nutsy, ripararono il guasto, salvando l’intera stazione.
Nutsy divenne un eroe silenzioso, riconosciuto solo da pochi, ma la sua missione dimostrò che anche il più piccolo degli esseri può fare la differenza in un universo vasto e complesso. Alex, ispirato dalla collaborazione con Nutsy, continuò a lavorare con EON per trovare nuovi modi di sfruttare l’ingegnosità della natura per il bene dell’umanità.
E così, la storia di Alex e Nutsy divenne leggenda, una fiaba che veniva raccontata ai bambini dell’Arca 7, ricordando loro che il coraggio e la collaborazione possono superare qualsiasi ostacolo, e che anche i più piccoli possono compiere grandi imprese.
Beh, non sarò Isaac Asimov, ma spero che un sorriso, assieme a Lina e Nutsy, ve l’avrò fatto fare!





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