
Pier Luigi Torielli – Prima di scrivere questi pensieri ho riflettuto per un po’ di tempo perché essi, credo, che non si allineino a quelli espressi dai mass media e dai social main stream.
Da circa tre decenni l’Italia è divenuta il rifugio di una miriade di nullafacenti e di delinquenti che bivaccano nelle nostre strade e nelle nostre piazze: persone che di giorno, nella migliore delle ipotesi, stanno con le mani in mano e che di notte impediscono, con la loro presenza, ai cittadini di uscire per il rischio che questi ultimi corrono, di essere, sempre nella migliore delle ipotesi, importunati o derubati. O addirittura assaltati e accoltellati come recenti fatti di cronaca ci riportano.
Viviamo in uno Stato di Diritto, non ce lo dimentichiamo! Diritti che gli italiani hanno conquistato con i sacrifici, le lacrime, e il sangue di tante generazioni. E il primario diritto alla libertà di vivere senza paura, deve essere tutelato e difeso fino in fondo ed ad ogni costo.
Di fronte al numero sempre crescente di tali soggetti, consapevoli di rimanere impuniti e che dalla loro parte hanno una percentuale non indifferente della politica e dei mezzi di informazione, vi è un numero altrettanto crescente di cittadini italiani consapevoli invece di essere impotenti a difendere la propria esistenza.
Abbiamo superato i limiti del sopportabile! Una soluzione a questo stato di cose che ci sta portando al baratro (faccio riferimento agli ultimi fatti di cronaca), ci sarebbe: come all’epoca del Covid, quando dovevamo stare sequestrati in casa, lontani dal lavoro, dai genitori anziani e da tutti gli affetti, si potrebbero mettere pattuglie delle Forze dell’Ordine a presidiare notte e giorno il territorio, non più per individuare e sanzionare il cittadino che ha superato il limite di 100 metri imposto dal DPCM, ma finalmente per ripristinare lo Stato di Diritto e la sicurezza.
I cittadini devono essere garantiti nelle libertà fondamentali e non lasciati alla mercè di quelli che hanno preso il nostro Paese per un ricettacolo di delinquenza. Pier Luigi Torielli






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