Valentina Vangelisti – Quest’anno per motivi famigliari non mi sono potuta recare a Verona, come mio solito costume, per seguire la stagione lirica che si svolge presso l’Arena. In questa città la Storia, la Musica e la Letteratura si intrecciano da sempre: essa ha accolto Dante che qui trovò rifugio, è qui che è nato Catullo che ci ha insegnato a capire il concetto di Amore e ad essere cosciente delle sue diverse forme.

Ma la presenza più importante è quella di Shakespeare che a Verona ha ambientato la tragedia “Romeo e Giulietta”, rendendo immortale la loro storia e il contesto veronese del XIV° secolo. Il drammaturgo ha reso immortali i due giovani travolti dal loro amore, che nonostante l’odio delle rispettive famiglie, Montecchi e Capuleti, lo hanno coltivato fino in fondo al prezzo delle loro vite. Simbolo di questo immenso e sfortunato amore è la casa di Giulietta, famosa in tutto il mondo, visitata dai turisti di tutte le latitudini.  Rimaneggiata nel ‘900, è stata riportata allo stile medioevale col suo balcone, meta degli innamorati e ci costringe a pensare alla forza di un sentimento smisurato che travolge gli odi e le antiche rivalità. In nome di questo sentimento milioni di persone ogni anno passano per Verona e si affacciano a questo balcone scambiandosi un bacio o semplicemente per condividere un momento di tenerezza.

Mi riprometto di non mancare il prossimo anno all’appuntamento con questa romantica città, fissata nella memoria collettiva come simbolo dell’Amore. E andarvi, perché no? Stavolta anch’io con un Romeo! Valentina Vangelisti


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