

Cap. 8 (Le prime sette puntate sono state pubblicate nei giorni scorsi il 3, 5, 9, 17, 21, 24, 25 settembre)
Lucio Matania – “E perché non ce l’ha detto subito? Sa come rintracciare l’assassino di suo nonno?”
Era la voce del funzionario, il primo che
Si era riavuto dall’esclamazione di Liuba.
In verità Liuba si stava divertendo a vedere le facce attonite di tutti, soprattutto l’espressione di sua zia, che era rimasta impietrita con la bocca aperta.
” Lo catturerete voi quando cercherà di prendermi il pacco!” la voce cristallina di Liuba e il suo sorriso sembravano quelle di una bambina che sta giocando.
Solo Bertoli capiva che lo faceva apposta per attirare l’attenzione di tutti.
A quel punto sembrò che la stanza esplodesse: il commissario a voce alta: ” Quale pacco? “
Bertoli : ” Ma che dici? Stai scherzando?”
Il funzionario quasi urlando: ” Li ha lei i diamanti?! “
Liuba seria, rivolta a Bertoli: ” Ah! Ecco! Non sapevo dei diamanti. “
Continuò: “Solo stamattina mi avete restituito il mio telefonino. Ho potuto dargli un’ occhiata prima, quando aspettavamo fuori. L’avete sequestrato voi da subito, l’avete analizzato e non avete trovato nulla”.
Continuò con un sospiro:
“Non conoscevate il mio nonno, è da lui che ho imparato a giocare a scacchi. E non solo. Anche ad avere attenzione ai particolari. Voi avete visto la foto e avete pensato che sia stata scattata per sbaglio durante la colluttazione, E invece…”
Nel silenzio assoluto prese il telefonino, andò sulla famosa applicazione e visualizzò la foto spedita dal nonno, un po’ sfuocata, come se scattata in movimento.
Ingrandì al massimo il particolare della base della gamba del tavolo. Molto sfuocato, si intuiva solo che c’era qualcosa . Una zeppa di un cartoncino.
“Lo vedete ? È un cartoncino bianco. Guardate con attenzione: si intravedono pure dei segni strani nel pezzettino che spunta fuori. Scommetto che quello è un codice QR. La zeppa è sempre stata di un cartoncino verde. Lo so con certezza. L’avrò visto decine di volte, quel cartoncino”.
“Sapete quante volte cadono i pezzi da un tavolino piccolo dove si gioca a scacchi? “
“Chi l’ha messo voleva che io, proprio io, lo trovassi”
E poi, ritornando col sorrisetto furbo e la vocina: “Sapete cos’è un locker?”.
continua…





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