Cap. 9 (Le prime otto puntate sono state pubblicate nei giorni scorsi (3, 5, 9, 17, 21, 24, 25, 30 settembre)


Lucio Matania – Il megaschermo occupava tutta la parete. Era suddiviso in 100 quadranti quasi tutti illuminati. Indicavano i “telefonini” attivi.
Ogni quadrato riportava la posizione e il video in diretta. Dall’87 al 91 era la squadra di Wilma. Il 14 era spento.
Seduti sulle due poltrone occupate c’erano Wilma e Andropov che aveva in mano il telecomando.
Stava puntando sul 14. Appena cliccato si era ingrandito di 25 volte occupando un quarto dell’intero schermo.
“Quello stronzo ha rotto il telefono. Oppure l’ha messo vicino a un grosso campo magnetico, o comunque isolato. In ogni caso è disattivato. I nostri apparecchi sono saldati e non si possono smontare. Vedi che non emette neanche il segnale GPS”
” Lo vedo non sono cieca”
Lo sguardo di Wilma era rivolto verso i quadranti della squadra. Wilma aveva il suo piano. Doveva trovare il “solitario”.
“Mettimi il caposquadra e chiamalo”.
Il n°87 si ingrandì e trasmise immediatamente l’immagine dell’interno di una stanza da letto. In altro a destra la posizione del GPS con una scritta: Cap. Edo. Rispose al terzo squillo.
“Sono Wilma, vedo che non siete tutti in albergo “.
“Gli altri tre sono in arrivo. Non viaggiamo mai assieme per non dare nell’occhio. Come vedete siamo qui io e la femmina del gruppo”.
“Lo vedo. Non sono cieca” – ridisse Wilma.
La sghignazzata di Andropov si sentì chiara.
“Le consegne le sapete. Bisogna recuperare i diamanti. Ti mandiamo nomi e indirizzo delle due probabili testimoni”.
“Solita procedura, immagino”.
“Non mi interessa come, a me interessa il tisultato”.
Il caposquadra Edo non riuscì a trattenere un sorriso crudele.
“Ti mando anche l’indirizzo del covo del “solitario”.
Il sorriso di Edo si trasformò in una maschera diabolica. Finalmente si sarebbe vendicato. Erano due anni che aspettava un’altra occasione e stavolta non poteva sbagliare.
“Solita procedura?” – sibilò Il caposquadra Edo.
Wilma tolse la connessione senza rispondere. Le domande ovvie la irritavano.
continua…





Lascia un commento