Nelly Gastaldelli – Il baccalà deve gran parte del suo  successo al mondo cattolico grazie a una tradizione che risale al Medioevo, quando il Papa decretò che i fedeli dovessero mangiare pesce al posto della carne durante il periodo di Quaresima. Stiamo parlando di un piatto povero,  che però rimane sempre un gran signore della tavola se accompagnato alla farina di mais (la polenta).

In umido è un piatto semplice e saporito che appartiene alla cucina popolare italiana, diffuso al Sud ma anche al Nord del nostro Paese. Oggi è il mio piatto nobile composto da semplici ingredienti: Cipolle rosse e bianche, Acciughe salate, Pomodorini tritati, Baccalà dissalato, Olio evo. Riuniti gli ingredienti e adagiati in pentola. Cottura a fuoco lento finchè la cucina  profuma di baccalà e il sughino rosso affiora tra le pieghe dei filetti del nobile pesce. Verrà servito con la polenta morbida e cremosa che faremo scivolare sulla panara… (caratteristico contenitore rotondo di legno dove viene rovesciata la polenta). Alla fine tutti a tavola a gustare una pietanza del tempo antico.


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