
Nelly Gastaldelli – Si dice che nulla accada per caso: quelle che noi chiamiamo coincidenze o casualità, sono in realtà frutto della sincronicità. Non vi è mai capitato di ritrovarvi in mezzo a situazioni piene di coincidenze, tanto da sembrare magiche? Oppure scoprire connessioni tra eventi, come dei fili invisibili che uniscono diversi luoghi e protagonisti?
A me sì: il 12 settembre un incontro magico con Luisa, docente di Lettere, Storia, Geografia, non la vedevo da due decenni ma la seguivo tramite i suoi racconti di viaggio; il 17 settembre incontro con Morena impiegata amministrativa di una Clinica, con lei ho condiviso la passione per la recitazione molti anni addietro.
A Morena e a Luisa faccio dono della spilla della nostra accademia Ars Artis poiché loro sono amiche speciali. Invito entrambe a seguire e leggere i nostri scritti. Morena con uno slancio improvviso ed inatteso mi cinge con le sue braccia muscolose allenate a reggere le corde della barca a vela… (abbraccio che è durato 7 minuti), con occhi spalancati, brillanti e infiammati mi dice: “anche a te piace scrivere?”. Rispondo: “certo la scrittura per me è medicina dell’ anima “.
Ecco non si può chiamare coincidenza casuale…
Ci salutiamo promettendoci che io leggerò le sue “Gocce di Pioggia” e lei il nostro “Nero su bianco”. (Di Luisa vi ho già parlato nella Geografia delle Emozioni, ho letto il suo libro ed ogni riga è un’emozione in special modo quando parla del caro Agostino).
Pensare a qualcuno e ricevere una sua chiamata o incontrarlo. Caso, energia o destino? In psicologia si parla di sincronicità, un aspetto enigmatico e magico, e allo stesso tempo reale, che coinvolge il nostro universo. In altre parole, tutto accade per una ragione: in primis perché siamo connessi gli uni agli altri, e in seconda istanza perché ci sono dei messaggi dietro quelle che chiamiamo normalmente coincidenze.
Le belle coincidenze della vita.





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