

Nelly Gastaldelli -Lungo quel lembo di terra, dove non è ancora giunta la speculazione edilizia, bagnata dal rivo “il Riel” di cui ha parlato Annalisa Franzon su questo blog nel suo scritto “Il rivo Riel” https://arsartismagazine.com/2024/11/03/acqua-il-rivo-riel/, nei tardi pomeriggi primaverili, Luigi, in cerca di evasione dai numerosi impegni di Agenzia, si recava a raccogliere le “radecele”, un tipo di cicoria campestre dalle foglie lunghe e tondeggianti, che andrebbe raccolta in campi lontano da strade trafficate e da inquinamento. Le rive del Riel erano il luogo adatto.
Il radicchio di campo è una pianta usata come medicina fin dall’antichità, utile per purificare e disintossicare, con funzioni diuretiche e lassative, stimola l’appetito ed è considerata disintossicante del fegato e dei reni ma, per Luigi, la raccolta di quest’erba commestibile era molto di più: uno svago, un momento di relax, attimi di silenzio a contatto con la natura dove solo lo sciacquio del Riel lo accompagnava e lo rendeva felice.






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