Nelly Gastaldelli – Indimenticabili ricordi dei momenti trascorsi dai nonni di via Valeggio. Ho una foto che mi racconta la passione del nonno per la pesca. Nonno Sandro partiva al mattino presto e non rientrava senza prede d’acqua dolce: tinche, carpe, cavedani, anguille… .

La nonna cucinava la tinca in umido con piselli che, poi, si mangiava con la polenta. Come la cucinava lei non era capace nessuno. Il Mincio, che scorre a 300 metri dalla casa di via Valeggio, era il luogo dove  il nonno pescatore  passava le giornate.

Accadeva, talvolta, che nonna Rosetta brontolasse perchè era stanca di pulire e cucinare sempre  pesce di lago.

Un giorno Sandro rientrò senza bottino di pesca e Rosetta si preoccupò: nulla di male, il nonno pescatore aveva deciso di non portare più a casa il pescato. Liberava il pesce dall’amo e lo ributtava nel Mincio, per la gioia del pesce ma anche della nonna.


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