Lucio Davide Francesco Matania – Quella che è andata in onda la notte di capodanno nella finalissima del mondiale di Scacchi Blitz tra il norvegese Magnus Carlsen (soprannominato “il Mozart degli Scacchi” ) e il fortissimo russo Ian Nepomniachtchi, già due volte vice campione mondiale di scacchi classici, è stato qualcosa di mai visto in tutta la storia di questo appassionante sport mentale.
I nostri due eroi, dopo aver sbaragliato via via tutti gli altri concorrenti, si sono affrontati per decretare chi fosse il campione.
Ebbene, dopo che ormai i due giocatori avevano accumulato cinque ore di gioco tra eliminatorie, semifinali e finali, e la situazione di parità tra loro perdurava, Carlsen ( considerato unanimamente da 12 anni il più forte scacchista professionista del pianeta), ha proposto a Nepomniachtchi di finire questa sfida in parità, subito accettata dall’incredulo russo.
Anche la FIDE, la federazione mondiale di scacchi che ufficializza l’incontro, dapprima perplessa, ha poi accettato questa decisione.
Quindi, ufficialmente, oggi abbiamo contemporaneamente due campioni mondiali di scacchi blitz!
Va detto che ultimamente il mondo degli Scacchi è in una fase di transizione alquanto turbolenta.
L’avvento dei superprogrammi scacchistici, basati sull’autoapprendimento neurale, e il dilagare del “cheating” ( barare facendosi aiutare con lo smartphone) online e anche nei tornei, ha dato un serio colpo al mito del “gioco” equanime, basato sul comportamento integerrimo e cavalleresco che lo ha sempre contraddistinto nei secoli.
Anche il meraviglioso motto della FIDE, “gens una sumus” è stato minato svariate volte, non da ultimo quando ha accettato di boicottare i giocatori russi, facendo in modo che la politica prendesse il sopravvento alla logica (ma forse non poteva fare a meno, perché collegata al CONI) .
La speranza è che comunque gli scacchi siano sempre più popolari, più giovani, a cominciare dalle scuole (e qui ci sarebbe tantissimo da dire) possano imparare questo emozionante gioco, che sicuramente ha solo caratteristiche positive.
Anche questo incredibile ragazzone, Carlsen, un tipo così al di fuori dagli schemi, ma nello stesso momento così razionale, logico, forse può essere in un certo senso, inconsapevolmente o perfettamente conscio, portabandiera di un pensiero libero e positivo, che va oltre al solo “gioco” degli Scacchi.


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