


Pier Luigi Torielli – Chi non conosce ad Acqui Terme “Giorgio ‘l calié”, (Giorgio il calzolaio)? E’ famoso quasi quanto la Bollente!…
Giorgio, l’ho visto arrivare ad Acqui Terme quando, poco più che ventenne, verso la fine degli anni ’50, ha aperto il suo primo laboratorio nella Via Mariscotti, dove riparava le scarpe. Produceva anche scarpe nuove su misura con ottimi pellami, destinate a durare nel tempo; da solo riusciva a confezionarne anche venti paia al giorno! Era andato ad imparare il mestiere dallo zio che aveva un laboratorio a Torino. Quando si ritenne in grado di poter camminare da solo, decise di aprire una bottega tutta sua. Fu mio padre, “Maggio ‘l verduré”, (Maggio il verduriere), che gli segnalò il locale dove potè aprire il suo primo laboratorio che era proprio di fianco al suo negozio ed adiacente a quello di “Grua l’idràulich”.
In quegli anni ero un ragazzino, abitavo nella stessa Via Mariscotti e molto spesso andavo nel suo laboratorio dove potevo vedere Giorgio che, tra una risuolatura e la preparazione di un nuove paia di scarpe, svolgeva il suo lavoro. E’ sempre stato un gran lavoratore; ricordo quando, dopo alcuni anni, iniziò a commercializzare le scarpe che produceva ed altre che andava a comprare ad Alessandria o a Vigevano. Aveva un banco al mercato del martedì e del venerdì proprio di fronte alla Caserma dei soldati del 7° Artiglieria. Giorgio in quegli anni non aveva la macchina e neppure il furgoncino; portava il suo banco e le sue scarpe con un carretto che lui stesso tirava, mentre la sorella lo aiutava, spingendolo. Se lo racconti ai giovani d’oggi non ci credono!…
Nei primi anni sessanta ha aperto finalmente il suo negozio, un bel negozio, molto fornito di scarpe alla moda. Sono molti gli acquesi che si sono serviti delle belle scarpe di “Giorgio ‘l calié”, ed inoltre tra i suoi clienti ci sono stati anche moltissimi turisti che hanno soggiornato ad Acqui Terme per le cure termali. Dopo che ha ceduto le redini alla figlia Livia, brava quanto il padre, ella ogni giorno apre la sua bottega e continua a vendere bellissime calzature. Ancora oggi le scarpe che la figlia di Giorgio vende sono di alta qualità, sia da lavoro come da trekking, sono comodissime, prodotte in Italia ed in tal modo Livia continua a presta molta attenzione alla salute del piede della clientela. Nelle sue vetrine fanno bella mostra scarpe da signora, scarponcini da uomo e una abbondanza di pantofole per piedi delicati. Il talento di Giorgio è stato nell’intuire fin da giovane e nel saper cogliere le nuove opportunità e le nuove esigenze di una cittadina in pieno sviluppo che chiedeva anche prodotti di tendenza. Egli ha saputo coniugare la qualità e la modernità con il confort, fornendo ai suoi clienti calzature che una volta acquistate non si riesce più ad abbandonare.
“Giorgio ‘l calié”, oggi ottantottenne, (non ditelo a nessuno perché non li dimostra), dice che va a tenere compagnia alla figlia; invece ne approfitta per incontrare i vecchi amici coi quali scambiare piacevoli conversazioni e così rievocare i bei tempi ormai lontani.
Pier Luigi Torielli





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