



Nelly Gastaldelli – In vacanza ma con un occhio di riguardo allo spreco alimentare. Poter viaggiare ed andare in vacanza quando nel proprio paese piove, è ventoso e ancora freddo, è una fortuna. A poche ore di volo aereo si possono raggiungere mete soleggiate e godere di uno splendido mare, una di queste mete è l’Egitto noto per la sua bellissima barriera corallina. Negli anni ’90 non era che un’area naturalistica i cui abitanti si dedicavano alla pesca. In breve tempo sorsero, hotel, resort, villaggi turistici e strutture attrezzate ad accogliere turisti provenienti da ogni parte d’Europa: da Russia, Polonia, Francia, Cescoslovacchia, Germania, Svizzera, Austria, Italia. Le varie strutture turistiche offrono servizi di trasporto da e per l’aereoporto oltre vitto, alloggio e divertimenti per ogni età.
Esiste un braccialetto colorato che permette di fruire di un servizio “tutto incluso”, dalla colazione al pranzo, ai vari snack e bevande, alla cena e al digestivo dopo cena. Viene consegnato ad ogni ospite all’arrivo nella struttura. Il braccialetto nominato “all inclusive” concede la possibilità di accedere, con la massima libertà, a tutte le postazioni di ristorazione della struttura poiché “è tutto gratis”, ed è proprio in questa occasione che si ha la possibilità di individuare la parte peggiore delle persone.
All’ora del servizio pranzo o cena e pure con largo anticipo sull’orario di apertura ristorante, si può notare una buona parte dei clienti ammassati davanti all’entrata della sala da pranzo, tutti accalcati in file interminabili, e occupati a spingersi per raggiungere il buffet, qualcuno litiga per passare per primo, qualcuno ignora la fila, qualcuno, affannato e con il piatto in mano spicca il volo verso i numerosi recipienti contenenti il cibo. Sembrano persone che non mangiano da giorni… Atteggiamento incontrollabile che trasforma l’uomo in un essere accanito e vorace. Arrivato all’ambita meta del buffet, felice e soddisfatto riempie il piatto con cibi che vanno dal salato al dolce, dal secco al succoso, dal cremoso al farinoso fino a quando il piatto strabocca e mentre si dirige al tavolo, con le mani attinge dal piatto tutto quello che riesce a portare alla bocca e ad ingurgitare senza masticare, deglutendo a fatica mentre dal lato della bocca scende la saliva mista a bricciole di cibo. Buona parte del cibo ammassato nel piatto rimane come avanzo pronto da buttare via. Da notare che vige una regola nella struttura del resort: il personale non può mangiare le pietanze del buffet. Il cibo avanzato dovrà tutto esser buttato via. Lo spreco alimentare diventa copioso. Per ovviare a questo spreco sarebbe utile servirsi piccole dosi poiché grazie a quel braccialetto esiste possibilità servirsi un bis di cibo.
Il bello della vacanza talvolta viene rovinato da presenze di persone prive di buonsenso, di rispetto e di carenza di conoscenza di ciò che significa cestinare l’esubero alimentare.






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