
Elena Miglioli – Il 2 ottobre alle 18, alla libreria Feltrinelli di Verona (via Quattro Spade 2), presenterò il mio libro ‘Di tanti palpiti’ insieme al critico musicale Alessandro Cammarano.
Una chiacchierata su mondo del melodramma che queste pagine raccontano attraverso le storie dei suoi protagonisti dal secolo scorso a oggi. Sono grata a Feltrinelli Librerie per l’accoglienza, ad Alessandro per la sua presenza e a chi vorrà esserci per fare un tuffo in una realtà cara agli italiani, patrimonio culturale da salvare.
Nel volume, Verona e la sua magica Arena compaiono molte volte, facendo da sfondo all’avventura professionale e umana delle stelle dell’opera. Ecco alcuni dei brani tratti dal libro, in cui l’Arena brilla e fa brillare chi calpesta il suo prestigioso palcoscenico.
GIANFRANCO MONTRESOR
«In mezzo scorre il fiume e c’è un ponte. Quello merlato di Castelvecchio, che domina maestoso lo spazio di fronte al balcone di casa. Gianfranco Montresor ne ha visti tanti di fiumi nel suo peregrinare in lungo e in largo per il mondo. Ha imparato a riconoscere le voci di tutti quanti, passando di riva in riva, di teatro in teatro. Anche se quella dell’Adige, di voce, ha senz’altro il timbro più caro. Somiglia alla sua di baritono vellutato, che in trent’anni di carriera ha dato lustro alla lirica, all’Italia e alla città che lo ha cullato: Verona altera. Verona orgogliosa. Verona sognante».
FIORENZA COSSOTTO
«Un altro spettacolo rimasto nel cuore della cantante è il debutto all’Arena di Verona, in Aida, nel 1960. Insieme all’emozione custodisce un segreto: “Aspettavo un figlio e nessuno lo sapeva. L’abito dorato e plissettato, le scarpe alte che scendono per la scalinata, il pubblico stipato addirittura dietro il palco (…) Per me era un gioco. Adoravo lo sfarzo di quei costumi. E certamente, lo ammetto, l’entusiasmo dell’età mi sorreggeva!».
FERRUCCIO VILLAGROSSI
«Mostra anche una foto con Renata Scotto, 1987, Arena di Verona: “Un bel giocattolo, l’Arena, in trentasette metri di palcoscenico c’era da sbizzarrirsi. Quanti allestimenti applauditi, quante soddisfazioni!”. Il suo motto: “Non accontentarsi mai, non stancarsi di innovare, di cercare soluzioni originali” ».
FABIO ARMILIATO e DANIELA DESSÌ
«La scintilla scocca nel 2000, quando i due cantanti si esibiscono nell’Andrea Chénier di Nizza e poi nell’Aida all’Arena di Verona. Tanto affiatati, che tutti li immaginano già fidanzati. L’alchimia è palpabile. Quei baci perfetti in scena, a cui ne seguiranno di innumerevoli lasciati in eredità ai più importanti teatri del mondo e alle pagine di storia del melodramma, sono già così veri da fare presentire l’epilogo sentimentale della vicenda».
ANNA MARIA CHIURI E RICCARDO MUTI
«Lo sguardo di approvazione del direttore d’orchestra raggiunge Amneris dopo il duetto con Aida e il successivo trionfo. Racchiude il senso di un’intera carriera. Conferma di un compimento artistico che dura pochi istanti, ma fa rivivere un film lungo oltre venticinque anni. Tra fatiche, glorie, sofferenze, gioie. Gli occhi liquidi della figlia del faraone si abbassano, non reggono alla trepidazione. Arena di Verona, estate 2021. Lui è Riccardo Muti, lei Anna Maria Chiuri».
Gianfranco Montrésor
Anna Maria Chiuri
Fabio Armiliato
Fiorenza Cossotto
AMANTI DELL’OPERA LIRICA
Gilgamesh Edizioni
Dario Bellini






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