Nelly Gastaldelli – Rivolgere lo sguardo altrove mentre una persona tenta di stabilire un dialogo,  può innescare un malinteso.

Sarebbe meglio comprendere la motivazione prima di  prenderla sul personale  perché forse questo comportamento ha a che fare con un modo di elaborare il mondo.

Non guardare l’interlocutore potrebbe essere un segno di timidezza, di insicurezza, di disinteresse dell’argomento trattato, un segno di carenza di autostima, oppure anche un segno di disonestà nel caso in cui non si dice una verità.

Esiste anche un rispetto culturale, per esempio in alcune culture come quelle asiatiche, africane e sudamericane, mantenere un contatto visivo diretto è considerato  poco rispettoso e aggressivo.

Le motivazioni possono essere molteplici se mentre si parla non c’ è scambio di sguardo, prima di giudicare ed arrivare ad una conclusione sarebbe  meglio considerare tutte le eventuali possibilità.

Ciò non toglie che il  linguaggio visivo, rimane comunque una preziosa maniera per mostrarsi interiormente e dare la possibilità all’interlocutore di comprendere e capire le emozioni.


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