


Nelly Gastaldelli – Di recente è apparsa una notizia sul giornale mantovano (PRIMA MANTOVA): “Da Mantova a Peschiera del Garda in metro, presentato progetto da 350 milioni. Il programma prevede nove stazioni lungo il percorso con fermate strategiche nei centri di Borghetto e Salionze. Un collegamento ferroviario tra Mantova e Peschiera potrebbe diventare realtà. Nasce la Metro Laghi, progetto da 350 milioni di euro che punta a rinnovare la storica linea della littorina del Mincio, dismessa nel 1966, per creare un asse di mobilità sostenibile tra la città dei Gonzaga e le sponde del lago di Garda”.
Cambiano i tempi, cambiano le mode… ma si torna spesso sui propri passi. Infatti la Littorina del Mincio era la vecchia linea ferroviaria a scartamento ridotto che metteva in collegamento Mantova a Peschiera del Garda. Era anche il nome del convoglio ferroviario degli anni ’30 andato in disuso e ricoverato in deposito tra i treni storici. Soprannominata la “Freccia dei due laghi” essa percorreva la valle del Mincio per circa 34 chilometri. Alcune corse della Littorina erano in coincidenza con i servizi di navigazione in partenza dal porto della città arilicense .
La linea ferroviaria fu inaugurata nel 1934 ed ebbe successo a livello di traffico locale sia come trasporto merci che passeggeri. Durante la seconda guerra mondiale la strada ferrata fu in parte distrutta dai bombardamenti e in seguito a diversi cambi di gestione sorsero problematiche che portarono alla sostituzione della linea con un autoservizio e i treni passeggeri e merci percorsero per l’ ultima volta la linea il 30 aprile 1967, dopo solo 33 anni dalla sua inaugurazione.
Nel 1970 i binari furono smantellati e rimase solo il ricordo della ferrovia storica abbandonata e sacrificata nel nome di un boom economico che ha preferito la mobilità su gomma, favorendo inquinamento atmosferico, con una focalizzazione su problemi immediati, ignorando le conseguenze future.
Ricordi di famiglia: la ferrovia, per un breve tratto, passava a pochi metri del terreno in cui era costruita la casa dei nonni Sandro e Rosetta in località Mandella, a Peschiera del Garda. A ricordare il passaggio della dismessa antica ferrovia sono rimasti visibili parte di alcuni tratti di binari originali sotto il terreno, adiacente all’orto di nonno Sandro.
Nell’anno 2000, in alcuni tratti, la linea si è trasformata in percorso ciclabile favorendo il cicloturismo.





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