


Nelly Gastaldelli – Cucinare è un’arte da coltivare. La preparazione dei cibi è un’attività che richiede conoscenza, tecnica e passione.
Attualmente la vita frenetica ci obbliga a dedicare molto meno tempo alla preparazione dei pasti in casa e si ricorre spesso all’acquisto di pietanze già cotte e alimenti processati, oppure si mangia al ristorante o nelle tavole calde o nei fast food.
Il consumo di alimenti preconfezionati è aumentato notevolmente nello specifico nei paesi occidentali a favore di un orientamento verso pietanze già pronte a discapito degli alimenti preparati in casa.
Già dai primi anni di vita, nelle scuole dell’infanzia vengono somministrati cibi già preconfezionati. È così che la vita odierna, caratterizzata da ritmi accelerati, può esporre a repentaglio una preziosa competenza: il saper cucinare.
Uno studio condotto dall’Osservatorio Nazionale sulla Salute, ha affermato che nel nostro paese, rispetto al 2010, il tempo medio dedicato alla preparazione dei pasti si è ridotto di circa il 15%, fenomeno particolarmente evidente tra i giovani e nelle famiglie, dove la velocità e la convenienza diventano prioritarie.
Acquistare e scegliere ingredienti per poi tramutare in pietanze è un abilità pratica ma anche un gesto che ci avvicina alla natura ed al nostro benessere fisico. I cibi gia preconfezionati e ultra processati fanno perdere il valore della cucina casalinga, sono comodi e sempre pronti ma possono far sorgere problematiche che incidono sulla salute di chi ne fa uso e soprattutto sull’equilibrio del pianeta se consideriamo l’impatto ambientale del confezionamento che contribuisce al cambiamento climatico e allo spreco di risorse.
Dare valore alla cucina casalinga significa ritrovare le proprie radici.





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