Gabriella Poli – I bonus non piovono dal cielo. Li paghiamo sempre noi. Quando lo Stato elargisce aumenti di stipendio ai dipendenti pubblici, ai parlamentari, ai manager delle associazioni governative, paga sempre “Pantalone” cioè noi. Qualsiasi decisione di spesa pubblica venga presa come: invio armi all’Ucraina, bonus fiscali casa o caro bollette, o redditi di cittadinanza etc. la paghiamo noi cittadini.

Quindi, prima di costruire fronti di discussione sulle spese decise dal Governo e metterci l’un contro l’altro, teniamo presente che non c’è un’Entità superiore che tira fuori dei denari. Prima di inneggiare al Governo che elargisce ad alcune categorie pensiamoci che chi paga è sempre il solito Pantalone. Cioè noi.

Siamo noi che infatti stiamo pagando i redditi di cittadinanza a chi non se li merita, le armi inviate per la “pace”, i banchi a rotelle che qualche incompetente ha ordinato, le mascherine inutilizzabili perché non a norma, le liquidazioni milionarie ai manager, gli stipendi ai presidenti degli Enti pubblici, i bonus 110 ai truffatori e potrei continuare all’infinito… .

Ma non sarebbe ora che “chi sbaglia paga”?

Forse i manager pubblici, i ministri e tutti coloro che in nome del nostro Paese spendono e spandono i nostri sacrifici malamente, fautori di una malagestione congenita, se dovessero pagare per i loro errori, gestirebbero la cosa pubblica con più oculatezza. E non si difenderebbero dietro alla speculazione della borsa di Amsterdam per esempio. Perché il caro bollette per il quale stanno dando bonus ai cittadini non lo pagano le società dell’energia, che hanno speculato in borsa e imposto a noi gli aumenti che ne sono derivati. Ma i bonus, scusate la ripetizione, li stiamo pagando sempre noi, indebitandoci sempre di più.

Gabriella Poli


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