Gabriella Poli – Abbiamo creato oggetti, cucito, parlato di psicologia e dietologia, cucinato, mangiato anche. Siamo le donne del Philò un po’ chiaccherone e allegre – dicono Teresa e Maria. Abbiamo scambiato le nostre emozioni e le nostre capacità creative – interviene Roberta. Abbiamo imparato a giocare e condiviso le nostre abilità e passioni, gioie e dolori, trovato del tempo per noi – aggiungono Simona, Dunja e Monica. Non dobbiamo dimenticare nemmeno il contributo di Nelly che ci ha insegnato a fare il Kefir, Elena e Loredana, Paola, Vera e Adriana, Khaoula e Waffa che hanno portato i piatti tipici del Marocco. Erica ha guidato tutte con maestria.



A conclusione dell’esperienza Philò di quest’anno, in attesa di riprendere, dopo l’estate, le partecipanti hanno fatto il punto del gruppo, che ha sviluppato molte attività, un percorso anche fuori sede con passeggiate in luoghi magnifici che hanno creato una grande empatia e fiducia. Questo è lo scopo che, del resto, volevano raggiungere, lo scopo del Philò.
Raccontare e raccontarsi, così come un tempo avveniva ogni sera, in campagna quando le donne si riunivano per dei lavoretti e intanto parlavano dei loro problemi. Insieme si possono superare gli ostacoli. E insieme si possono anche ideare dei progetti.
“Abbiamo voluto riproporre questa tradizione – diceva l’assessore Florio quando il progetto venne presentato – perché solo una rete di rapporti interpersonali può aiutare le donne a sentirsi come loro diritto, una parte fondamentale della comunità. Stare insieme a svolgere piccole attività manuali crea confidenza e aiuta a superare problemi familiari e sociali di vario genere“. A conclusione della stagione l’assessore Daniela Florio si dice “soddisfatta del risultato raggiunto e ringrazia le partecipanti, italiane e straniere, che hanno sia imparato che insegnato”.
Obiettivo raggiunto. Un grazie alle nostre “insegnanti”: la dietista Dunja e la stilista Lisabeth.
Arrivederci al prossimo anno con tante nuove attività.





Lascia un commento