
Il Patto Autonomie e Ambiente contro il nazionalismo italiano,
contro il centralismo autoritario,
contro il presidenzialismo in ogni sua forma,
per il bene degli anziani, la sanità pubblica e prossima,
il futuro dei giovani, la tutela dell’ambiente per le generazioni future
Venezia – Milano – Roma – Napoli – Palermo, 30 agosto 2023
Il patto Autonomie e Ambiente (AeA), rete di forze territoriali guidata dal Patto per l’Autonomia Friuli-Venezia Giulia e collegata con il partito politico europeo Alleanza Libera Europea – European Free Alliance (ALE/EFA), continua ad allargarsi a figure civiche, ambientaliste, territorialiste, per il nostro storico obiettivo politico autonomista, che riaffermiamo oggi a 80 anni dalla sempre attualissima Carta di Chivasso: in ogni comune, circondario, regione della Repubblica delle Autonomie devono esserci poteri e risorse per il bene degli anziani, la sanità pubblica e prossima, il futuro dei giovani, la tutela dell’ambiente per le generazioni future.
Purtroppo è temporaneamente al potere, grazie agli errori trentennali dei partiti centralisti, dei movimenti populisti, dei tecnici dell’infinita austerità – italiani ed europei – un governo tanto centralista quanto incompetente. Possono moltiplicarsi le “visite reali” a Cutro o a Caivano, ma il centralismo non ha mai risolto alcun problema strutturale e non comincerà ora. Invece può fare ulteriori danni permanenti alle autonomie personali, sociali, territoriali, per questo è urgente che il nostro patto per le autonomie, l’ambiente, l’Europa dei popoli e la pace alzi la voce.
Il nostro compito politico più urgente è smascherare gli aspiranti “sindaci d’Italia”, che già si vedono come “podestà” con “pieni poteri”. Non accetteremo mai l’elezione diretta, quindi meramente mediatica e dominata da opache concentrazioni di ricchezza e di potere, di un capo della Repubblica.
Anzi promettiamo di mettere in discussione anche altre elezioni dirette che in realtà sono circhi mediatici, come quelle di presidenti regionali e sindaci di grandi città che si atteggiano a sceriffi, a padri-padroni, a capi-popolo, bombardando la pubblica opinione con slogan semplicistici e sparate propagandistiche, invece che prendersi cura dei servizi pubblici universali, dei beni comuni, delle pulizie e delle manutenzioni quotidiane. Personaggi più che amministratori, che hanno anche l’impudenza di chiedere il terzo o il quarto mandato.
Con una nuova generazione di leader locali competenti e moderati, daremo a milioni di italiani che credono nelle autonomie, la possibilità di smettere di votare per centralisti, avventurieri, ciarlatani, che da almeno vent’anni sono stati più volte al potere senza riuscire a sistemare altro che se stessi.





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