Gabriella Poli – Peschiera del Garda – Riqualificazione del territorio, restauro conservativo di celebri dimore storiche del Garda e dintorni, sono le regole seguite da un “manipolo” (sono cinque) di imprenditori di successo del settore ristorazione e accoglienza, che hanno creato un vero e proprio impero nel settore.



Con 13 ristoranti e alcune strutture alberghiere la catena Ristoclassique si impone alla clientela per la buona cucina servita in ambienti eleganti, con stile ma al contempo abbordabili anche come prezzo.

“Il primo locale “Classique” più di trent’anni fa lo abbiamo aperto in una villa liberty sul lungolago di Lazise – ricorda Roberto Porcu, uno dei “magnifici cinque” – l’ultima realizzazione in ordine di tempo invece a Peschiera dove abbiamo ristrutturato la grande palazzina degli ufficiali sul canale di mezzo realizzando “Pavillon”. Nel mezzo tutti gli altri locali disseminati sul lago a Lazise, Peschiera, Pacengo, Borghetto. Il nostro “genius” ispiratore è Claudio Orlandini, un imprenditore immobiliare di Cavriana. E’ lui che scova le location e le riqualifica con i suoi architetti recuperando quel patrimonio storico abbandonato che, viceversa, sarebbe destinato al degrado. Veniamo tutti dal mondo del lavoro, abbiamo 320 dipendenti che provengono da regioni differenti. Io sono orgogliosamente sardo”.
“Il nostro successo – prosegue Porcu – è dovuto anche all’accoglienza del nostro personale. In particolare alla Plume di Peschiera, per esempio, c’è l’insostituibile Salvatore ma ogni struttura ha il suo direttore responsabile che fa filare tutto liscio. In cucina ci avvaliamo di chef rinomati che curano qualità, sapori, impiattamento”.
Al momento il Pavillon di Peschiera pare essere una delle acquisizioni più grandiose del gruppo. Una struttura asburgica lunga 180 metri tra il Parco Catullo e il Canale di Mezzo. Negli anni ha ospitato casermaggi, carabinieri, case popolari, associazioni. E’ stata acquistata in stato di degrado dalla Cassa Depositi e Prestiti nel 2018 con un investimento di una ventina di milioni.
“Abbiamo rischiato del nostro in pieno periodo Covid, durante il quale era tutto nell’incertezza. – prosegue Porcu – Ma il progetto era ambizioso e ora ci sta ripagando dell’impegno profuso.
Effettivamente il colpo d’occhio del Pavillon è spettacolare. L’architetto Alfredo Pasquetto di Verona ha condiviso le scelte progettuali con la Soprintendenza e l’amministrazione comunale scegliendo, per esempio, i colori dell’intonaco fedeli agli originali, togliendo sovrastrutture aggiunte negli anni, adeguando alle esigenze moderne ma senza stravolgimenti.
Il Pavillon, il Padiglione degli Ufficiali, è già in parte aperto al pubblico con bar, ristorante, negozi e, al piano superiore, sono in fase di ultimazione 26 prestigiosi appartamenti. Durante le feste natalizie ospita manifestazioni eno gastronomiche e artigianali.






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