Inizia martedì 9 gennaio, al centro civico Gandini di Peschiera del Garda, il corso “Nero su bianco”, scrittura creativa e terapeutica con la giornalista Gabriella Poli.

Gabriella Poli – Scopo del corso è imparare a sintetizzare i propri pensieri, accadimenti, fissandoli nella scrittura. Scrivendo si è costretti a fare una serie di riflessioni e a spostare il peso dei problemi, che talvolta ci opprimono, sul foglio bianco, trovando, spesso, anche la soluzione. Portare alla luce traumi e disagi permette alle persone di superarli.
La scrittura che fa bene
Scrivendo e prima ancora parlando, quindi esprimendo ciò che ci turba, si supera l’inibizione riacquistando la liberazione dal peso che spesso ci opprime. Nel momento in cui troviamo la parola o un concetto per esprimere un disagio qualcosa cambia. Quest’azione incide sul nostro benessere anche fisico. La scrittura quindi può essere considerata una terapia che guarisce i blocchi, le paure, ci aiuta ad essere consapevoli di noi stessi. Naturalmente non è una terapia medica ma una cura dell’anima.
La scrittura come terapia
Quando la scrittura aiuta a trovare la consapevolezza di sé, permette di portare a galla quei pesi a volte pesantissimi che ci teniamo dentro. Ogni tipo di scrittura, anche quella creativa, che usano gli scrittori di professione, porta allo stesso risultato, un senso di liberazione.
Raccontando o raccontandosi (che è in parte la stessa cosa), ci si libera da quel senso di peso ineluttabile che sembra affondare le nostre vite. Scrivendo si è costretti a fare una serie di riflessioni e a spostare il peso sul foglio bianco e spesso si trova anche la soluzione. E’ molto importante a volte affidarsi a un alter ego al quale far interpretare, come sul palcoscenico, la nostra vita.
La scrittura diventa terapeutica perché ci porta in una dimensione inconscia aprendo porte e lasciandoci guardare oltre. Possiamo praticarla tutti senza particolari abilità legate alla lingua, alla conoscenza della grammatica.
Il peso dei segreti sul sistema immunitario – I benefici della confessione
Ci sono persone che da tanti anni trattengono un segreto che riguarda loro stesse o anche altre persone. Questo atto incide sul nostro sistema immunitario.
I segreti pesano e tanto. Tutto quello che non è espresso resta nel nostro inconscio e lo condiziona.
Ansia e stress si riducono quando confessiamo un segreto anche soltanto a parole, ancora di più quando scriviamo e lo possiamo leggere esterno a noi, rivelato.
I conflitti psicologici sfociano spesso nella malattia: asma, congestione, affanno, lievi forme di depressione sono legati a disagi mentali ed emozionali.
Se ci sono segreti che non abbiamo mai rivelato ma siamo stanchi di portarli dentro di noi. Che cosa possiamo fare se sentiamo che rivelarli potrebbe avere effetti dirompenti? Scriviamo: è la prima cosa importante che possiamo fare. Poi decideremo che cosa fare dei nostri scritti. In molti casi vengono eliminati, distrutti perché hanno già assolto la funzione di accogliere la confessione, lo sfogo.
A volte si ha invece l’esigenza di lasciare testimonianza di fatti e verità e rivelazioni che tratteniamo da troppo tempo dentro di noi. L’aspetto liberatorio della confessione – anche e soprattutto della confessione scritta – è palpabile e porta immediato sollievo nella vita delle persone.
La scrittura terapeutica come abitudine quotidiana
In momenti di confusione, di dolore, di difficoltà ma anche quando abbiamo esigenza di stare con noi stessi e conoscerci meglio dovremmo ricorrere alla scrittura terapeutica. Attenzione a non cadere in trappole come “ma io non so scrivere” “non conosco bene la grammatica” “ho una brutta calligrafia”. Non state scrivendo per dare il vostro testo alle stampe. Lo state facendo per il vostro benessere.
La scrittura come arte terapeutica
Sono ormai riconosciuti i grandi benefici della terapie naturali. Pensiamo agli effetti positivi della Pet therapy (terapia “dolce”, basata sull’interazione uomo-animale) soprattutto sui bambini; oppure alla Laughter therapy che si basa sugli effetti che la risata incondizionata ha sul nostro organismo. Questi effetti sono stati provati e registrati anche dalla medicina convenzionale. Ma potremmo fare un lungo elenco. La musica, per esempio o l’arte del disegno e della pittura. La scrittura, attraverso la parola che esprime il pensiero profondo, ha il potere di arrivare davvero dentro di noi.
Come si pratica la scrittura terapeutica – Raccogliere i ricordi
La prima modalità è quella di scrivere in libertà.
Un primo livello di scrittura terapeutica può essere quella di raccontare a se stessi – in un diario, in una lettera – come stiamo, che cosa percepiamo e perché crediamo di sentirci in un certo modo.
Il suggerimento è quello di scrivere tra i dieci e i venti minuti senza fermarsi, entrare nel flusso della mente che trova una via d’uscita e permetterle di esprimersi senza gravarla di preoccupazioni come la grammatica o il che cosa mai potremmo scrivere.
Non entrate con il pesante filtro della ragione. Si tratta di una scrittura vostra, intima, potete essere autentici, onesti, sinceri.
Scrittura terapeutica è anche l’analisi del vissuto, la scrittura autobiografica.
Iniziare a raccogliere i ricordi, a tenere un diario, a ridisegnare la mappa della nostra vita, a fare un passo indietro per rivedere il film che ci vede protagonisti.
Tutto questo ci prepara il terreno.
Per esempio, è utilissimo il lavoro di recupero delle fotografie andando a vedere in quali situazioni eravamo, con chi, che momento stavamo vivendo, se siamo in posa oppure naturali; e se non ci siamo noi nelle foto chi c’è e se per noi quella persona, quel gruppo, quel luogo sono stati importanti.
Anche i luoghi hanno un loro ruolo: i luoghi in cui abbiamo abitato, quelli del cuore, altri che ci ricordano momenti di dolori, posti di passaggio che però ci sono rimasti dentro.
La scrittura del problema
Altra scrittura molto utile è quella che possiamo praticare nel caso di problemi da affrontare.
Si inizia con la tecnica dei dieci minuti di scrittura senza fermarsi per descrivere il problema che ci si ritrova davanti. Si identificano gli ostacoli principali e si analizzano uno per uno dedicando ancora dieci minuti per punto, per problema. Poi si scrive che cosa si pensa davvero di questo problema identificando le possibili soluzioni. Può essere che la soluzione, l’intuizione emerga subito ma comunque s’innesca in genere il processo di pensiero che porterà ad individuare la soluzione.
Fonti:
web bibliografia:
Duccio Demetrio “Raccontarsi. L’autobiografia come cura di sé”; Jamie Pennebaker “Il potere della scrittura”;
Nicolò Terminio “Tradurre dal silenzio”
Chi è chi – dott.ssa Gabriella Poli
Giornalista professionista, dottorato internazionale in Tecniche della comunicazione, scrittrice, consulente editoriale, autore di programmi radiofonici e televisivi. Fondatrice e Direttrice di Ars Artis Magazine www.arsartismagazine.com.
Ha lavorato, tra l’altro, per quotidiani e riviste nazionali, per le tre Reti Rai, a Venezia, Milano e Ginevra, Mediaset, a Milano, e l’Agenzia Ansa a Venezia. Ha diretto testate giornalistiche, radiofoniche e televisive.
Premio internazionale di giornalismo 2008 “Nodo d’amore”. Iscritta all’ordine dei giornalisti professionisti, è socia fondatrice di alcune associazioni di volontariato, tra cui “Sos Violenza Domestica” per la quale ha realizzato e ha gestito, fino alle dimissioni di giugno 2023, il sito www.sosviolenzadomestica.com
Autrice di “Parole sull’acqua” raccolta di racconti brevi e reportage di viaggio con la prefazione straordinaria di Emanuele Viscuso. Autrice del romanzo visionario “La sinfonia dell’isola”. Coautrice dei libri editi da Rizzoli “100 isole” e “100 spiagge”. Curatrice con lo storico dell’arte, Simone Bertelli, di cataloghi d’arte e restauro.
gabripoli@yahoo.it www.arsartismagazine.com
Corso pratico di scrittura con la giornalista Gabriella Poli
– 12 incontri di due ore
– il martedì dal 9 gennaio 2024 ore 10/12
– occorrente per i partecipanti quaderno o Pc
Gli scritti dei partecipanti verranno pubblicati, dietro consenso, in un giornale blog on line
Alla fine del corso si raccoglierà il materiale in un libro firmato da tutti






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