Gabriella Poli – Peschiera del Garda – Anche il secondo mese del mio corso di scrittura creativa e terapeutica, iniziato il 9 gennaio scorso al Centro civico Gandini di Peschiera del Garda, si è concluso. Le partecipanti in presenza e il corsista on line hanno elargito una produzione letteraria davvero interessante, pubblicata nelle pagine seguenti. Si tratta di racconti “forti” che descrivono situazioni di vita vissuta o romanzata. Gli scritti sono pubblicati anche sul blog http://arsartismagazine.com
Il mese di febbraio è stato dedicato alla autobiografia e alla necessità di elaborare episodi dell’infanzia rimasti irrisolti oppure ricordare con gioia ciò che da bambini ci ha fatto felici. Il tutto nell’ambito di un percorso di crescita personale.
Flaminia Magalini ha parlato della sua bimba Gioia di nome e di fatto “ Occhiali da sole rossi per far festa con Gioia” e di un odioso episodio di bullismo che ci ha dato spunto per un esercizio di trasposizione dal parlato al romanzo scritto “Flora e il bullo delle elementari”.
Annalisa Franzon ha elaborato una esperienza di sensitività in “Genius loci, lo spirito del luogo” e ha fatto alcune osservazioni sulla informazione-propaganda elargita dai media in particolare sul tema ambientale “L’influenza dei media sui nostri pensieri” e “L’uomo pianta pale eoliche inveche che alberi da frutto”.
Maria Lombardi ha descritto una situazione vissuta quando da clown dottore faceva visita ai malati dell’ospedale. Il suo racconto “La dottoressa Cuoricino e la signora dei fiori” nasconde un mistero irrisolto.
Roberta Zago ha raccontato di un rapporto felice tra una bambina e la sua cara zia materna in “Camilla e zia Rosetta tra viole e stelle”.
Ornella Mor ha introdotto invece un argomento davvero importante come quello delle molestie sessuali alle bambine da parte dei bruti esibizionisti. Il suo “La bambina salvata dall’orco da…una mucca” ha ricordato un problema antico e ancora attuale.
Lucio Matania, il nostro redattore di Sondrio che segue il corso on line, nel suo racconto “Il Gabbio di Quello” descrive uno spaccato della realtà vissuta da bambini e ragazzini negli orfanatrofi e nei collegi militari.
Si è parlato anche delle 10 strategie della manipolazione attraverso i mass media elaborate da Noam Chomsky e invitato le allieve a ragionarci e a scrivere delle osservazioni. Una proposta accettata con entusiasmo è quella di continuare gli incontri al Gandini fino a giugno. A fine giugno inizio luglio poi si è proposto di organizzare un laboratorio dedicato a Italo Calvino (di cui l’anno scorso si è celebrato il centenario della nascita) in quella che fu la dependance della sua casa di famiglia a Sanremo, il villino Meridiana, nel parco monumentale ideato dal padre Mario.













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