Gabriella Poli – Siamo dodici. Ma il tavolo non è quello del corso di scrittura. E’ più elegante, vestito di cotone, fiori e prelibatezze. Oggi i corsisti al Ristorante del Frassino, festeggiano il compleanno di Nelly. A lei va il merito di aver iniziato un rito proficuo per la crescita personale (anche se ironicamente qualcuno potrebbe commentare riferendosi alla bilancia).
Il convivio si conferma il miglior mezzo per comunicare e interagire con confidenza, in amicizia.
L’aperitivo di prosecco inizia a scaldare l’eloquio. Le squisitezze che si susseguono indugiano alle confidenze.
Roberta parla del suo passato in Olanda dove le casalinghe percepiscono mille e cento euro al mese di pensione, senza aver versato contributi, si commenta. Poi cambia argomento e sfodera una foto della pronipote amata, interessante e furba paffutella. Gli animi si riscaldano e come in una partita a poker si inizia a rilanciare. Nelly col marito mostrano foto della meravigliosa nipotina in posizioni strategiche di sonno e veglia. Sabrina prende il telefonino e presenta la sua figliola, già donna. Io comincio a fremere e apro lo smartphone pensando “ma allora volete la guerra” e “piazzo” il mio Simone, che presto diventerà papà, che tengo sempre sul desk, per poterlo baciare ripetutamente, quando mi viene nostalgia. Marzia ci sorprende. Non avendo figli umani elargisce immagini di Maya superstar, coniglietta di razza, che con lei condivide l’avventura in camper dell’arte on the road. E così via. Lucio è silente, sorride sornione e mi aspetto che da un momento all’altro estragga dal cilindro una scacchiera. Maria Teresa cambia argomento parlando di ex fidanzati e di orari in cui si dovrebbe chiudere “bottega”. Ma il discorso si fa ambiguo. Roberto è pensieroso, Annalisa e Giusy sorridono pensando ai loro bambini e agli amori.
Foto di gruppo controsole e in favore. Cerchiamo tutti di posizionarci al nostro meglio ma l’unica fotogenica è Nelly che risplende col suo vaso di orchidee accompagnate dal biglietto dipinto a mano da Roberta “l’eleganza è la sola bellezza che non sfiorisce mai”.
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