






Gabriella Poli – Sanremo – “L’arte sacra e i suoi colori” ha “illuminato” la conferenza del pittore Alessandro Allegra, tra l’altro docente di pittura, all’Accademia di Belle Arti di Sanremo. Il 16 aprile scorso infatti, in un incontro di beneficenza a Sanremo, a favore di “Anfass” e “Fondazione Sempre con noi”, promosso da “Heartbeat of humanity” e “International Inner Wheel” club di Sanremo, il prof. Allegra ha affrontato il tema “come si concepisce un’opera pittorica nella fattispecie in ambito sacro”.
Lo stesso Allegra spiega: “Si è iniziata la conversazione con l’opera “Giuda e il diavolo” (essendo questo periodo calzante), facendo un paragone con il mondo della cinematografia, ossia che il pittore deve concepire l’opera come un “frame” di una determinata scena. Si pensa al messaggio da trasmettere al fruitore e si inizia a ponderare sulla composizione. A questo punto entrano di prepotenza due terminologie chiave: ICONOGRAFIA ed ICONOLOGIA”. “L’incontro – prosegue il prof. Allegra – ha quindi cercato di chiarire che l’artista, che ha concepito il quadro, deve essere come un regista di un’opera cinematografica, con tutto ciò che questo comporta. Immaginare la scena, fare il casting, occuparsi del setting e così via”.
“Ma la parte più importante – conclude Allegra – è l’aspetto iconografico, mettere in risalto gestualità, i vari oggetti che si possono osservare nella composizione (ovviamente non messi lì per caso) e anche l’aspetto cromatico”.
I colori, fondamentali per quanto riguarda tutte le opere d’arte, creano aspettative e enfatizzano situazioni gioiose o drammatiche, ieratiche. Si è voluto porre l’attenzione in particolare su due opere di Allegra “Giuda e il diavolo” e “Luce del Mondo”.






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