








Gabriella Poli – Montorso Vicentino – Le note del violoncello di Piotr Cwojdzinski inondano il salone delle feste di villa Da Porto Barbaran e aggiungono magia all’antica dimora medievale di Montorso Vicentino, dove si è svolta, giovedì 8 maggio, la presentazione del libro di Elena Furini “Romeo and Juliet, l’ultimo atto”, Scripta Edizioni, ispirato alla famosa tragedia di Shakespeare.
Qui visse Luigi Da Porto, come si definisce nel volantino della Pro Loco: “nobile, soldato, scrittore che nel 1517, di ritorno dalla guerra di Cambray, ferito in corpo e spirito, scrisse la Istoria novellamente ritrovata di due nobili amanti con la loro pietosa morte intervenuta già nella città di Verona nel tempo del Signor Bartolomeo Dalla Scala, ispirandosi alla sua triste vicenda di innamorato respinto dalla cugina Lucina Savorgnan”.
Ed è proprio a questa novella si crede Shakespeare si sia ispirato per la composizione del suo Romeo e Giulietta.
La scrittrice Elena Furini, già docente di Disegno e Storia dell’Arte, scenografa ed illustratrice, accompagnata dalle preziose note del maestro Cwojdzinski, dalla voce recitante dell’attrice Daria Anfelli, e intervistata dalla traduttrice e conferenziera d’arte Jennifer Karch Verzé, ha spiegato con dovizia di particolari, il dipanarsi della vicenda, ripresa nel suo libro, sulla tragica storia d’amore tra Giulietta Capuleti e Romeo Montecchi.
“Quattordici illustrazioni originali scandiscono i passaggi più emozionanti della vicenda – spiega Furini – con estratti dalla tragedia di William Shakespeare. Sullo sfondo, faide familiari, matrimoni e tradimenti, commerci, tradizioni, architetture e arte della Verona Medioevale”.
Un libro ricco di informazioni e curiosità articolato su diversi piani di lettura.
“Un mosaico storico e al tempo stesso un caleidoscopio di sentimenti fuori dal tempo – prosegue Furini – Il volume si articola su più livelli linguistici, (italiano e inglese) visivi e testuali, dove i piani narrativi sono volti a simulare, come nella drammaturgia shakespeariana, le diverse sfaccettature che compongono la realtà”.
“Quanto ai dipinti – dice l’artista a tutto campo – le illustrazioni, nello stile ispirato ai sublimi Maestri preraffaelliti inglesi, rimandano ai momenti salienti nei quali i personaggi hanno interagito e dialogato, ricordati con frasi emblematiche tratte direttamente dalla pièce teatrale. Il canovaccio è la narrazione di Frate Lorenzo, che nella scena finale, la terza del Quinto e ultimo atto della tragedia shakespeariana, viene sollecitato dal Principe a raccontare i fatti avvenuti in quegli ineluttabili giorni dell’anno 1303”.
Ciascuna tavola è corredata di approfondimenti relativi al periodo storico della Verona medievale in cui è ambientata la tragedia e informazioni sul territorio circostante con tutte le sue peculiarità.
“Si ripercorrono così alcune delle “piccole storie” che fecero grande la città, come l’uso in pittura della “terra verde” di Brentonico o i luoghi più iconici dell’Urbs picta, a partire da quelli comunemente riconducibili alla vicenda” – prosegue Furini.
E ancora aneddoti e personaggi illustri, da Dante Alighieri alle sorelle Nogarola, che hanno contribuito alla fama, nel territorio nazionale e internazionale, della Verona scaligera e rinascimentale dal punto di vista letterario, ma anche artistico, politico o economico.
Villa Da Porto, che ha ospitato l’evento, mostra ancora i fasti di un antico splendore dopo essere stata in parte ripulita e restaurata in seguito all’acquisizione del Comune dai fattori che l’avevano ereditata e trasformata in abitazioni coloniche, stalle e fienili. Era stata concepita originariamente come residenza di campagna dei Conti Da Porto proprietari terrieri e soprattutto di una distesa di gelsi che servivano per i bachi da seta e la conseguente produzione del prezioso tessuto.
L’appuntamento fa parte del nutrito calendario del Festival letterario “Montorso Incanta”, giunto alla quarta edizione, promosso dal Comune e dalla Pro Loco diffuso da “Montorso blog”.
“La rassegna di quest’anno è impreziosita da nomi di altissimo livello – commenta il sindaco di Montorso, Emma Baron –. Invitiamo tutti a partecipare a questi incontri letterari, che permettono anche di esaltare le bellezze del nostro paese, come Villa Da Porto. Un plauso alla Pro Loco per questo parterre d’eccezione”.
“Con questa edizione alziamo veramente il livello di Montorso Incanta – spiega la presidente della Pro Loco, Daniela Bastianello – Abbiamo invitato alcuni protagonisti assoluti del panorama nazionale, che hanno accolto con entusiasmo la nostra proposta. Montorso per oltre un mese sarà una delle capitali della cultura della nostra provincia”.
Il Festival ha debuttato il 7 maggio con il modello Fabio Mancini che ha presentato agli studenti il suo libro “108 volte mi perdono”, nel quale racconta la sua storia, dall’apice del successo fino all’incontro con il buddismo e alla decisione di cambiare vita. Sono intervenuti anche i rappresentanti del Villaggio SOS di Vicenza e Iolanda Chinellato, primario SSD Pediatria dell’ospedale San Pio di Castellaneta, due realtà sostenute dallo stesso Mancini. Moderatore il dirigente scolastico Pier Paolo Frigotto.
Sempre il 7 maggio, ma alle 20.30 in Villa Da Porto, lo scrittore di Tai di Cadore Francesco Vidotto, autore, tra gli altri, del long seller “Oceano”, ha presentato il suo ultimo romanzo, “Onesto”, in cui racconta la vita di Guido, detto Cognac, un uomo anziano che vive in un casello abbandonato nel Cadore assieme alla sua gatta. Moderatore Andrea Collalto.
Il calendario del Festival prosegue:
Giovedì 15 maggio alle 21, in Villa Da Porto, sarà il turno di uno dei più noti musicisti italiani, il bassista e una delle voci dei Pooh Red Canzian. Nel libro “Cento parole per raccontare una vita” ha scelto cento parole che egli considera più significative, dando loro un’interpretazione personale legata ai ricordi e alla propria evoluzione. Modera la giornalista Marialuisa Duso.
Venerdì 16 maggio alle 20.30 arriverà sempre in Villa Da Porto don Marco Pozza, parroco del carcere Due Palazzi di Padova, scrittore e conduttore di programmi sui Rai 1 e Canale 5. Nel suo ultimo libro, “Chi ultimo arriva meglio alloggia”, approfondisce il Vangelo di Luca, rivelando nuove prospettive sulla vita quotidiana attraverso le parole evangeliche. Modera la giornalista Marialuisa Duso.
Sabato 17 maggio alle 20.30 sarà la biblioteca civica ad ospitare Fabio Dal Corobbo, prete della Pia Società di don Nicola Mazza, insegnante e dirigente scolastico da 25 anni. Ne “La scatola colorata” esplora l’uomo come individuo e come membro della società, trattando temi di psicologia generale come la motivazione, l’intelligenza, la memoria e il linguaggio.
Ma “Montorso incanta” è anche teatro, con due appuntamenti ospitati in Villa Da Porto.
Domenica 11 maggio alle 17, I teatranti del castello porteranno in scena il loro spettacolo “La fortuna si diverte”, mentre sabato 28 giugnoalle 20.30, la compagnia Teatro Instabile Valmarana rappresenterà “Romeo e Giulietta: d’amore non se more”.
Domenica 18 maggio alle 10.30, infine, è prevista una visita guidata a pagamento, a cura della Pro Loco, a Villa Da Porto Barbaran.





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