


Gabriella Poli – Salvate i nostri figli dallo sterminio, dal cervello all’ammasso, dai falsi valori speculativi, dal credere che la vita sia un gioco d’azzardo. Chi paga alla fine è sempre “Pantalone” cioè noi.
Una domenica qualunque al ristorante, tavolate di avventori, gruppi e famiglie con bambini, adolescenti e amori nascenti, anziani, come me, in piacevole compagnia.
Ho appena sentito un appello di una mamma palestinese che dice in sintesi “Fate di noi adulti ciò che volete, incolpateci di terrorismo e qualsiasi nefandezza vogliate, bruciateci, torturateci, ma salvate i nostri bambini. Non c’è genitore che non dichiarerebbe qualsiasi colpa per salvare i suoi figli, Bruciateci ma salvate i nostri bambini!”.
Perché siamo arrivati a questo punto fra l’indifferenza della politica mondiale. Forse perché Israele riassume in sé, come dalla notte dei tempi, il potere bancario e finanziario, speculativo, ricattando economicamente tutto il mondo? Non lo so, non sono un’esperta di finanza, sono solo una vecchia giornalista che pensa, che ha visto con i suoi occhi accadere tante cose nell’ambiente politico, che piange scrivendo, ma che mai avrebbe pensato di vedere un genocidio in diretta tra l’indifferenza dell’informazione ufficiale, che cela notizie gravissime come quella dello sterminio della popolazione palestinese.
Mi chiedo dove siano finiti i contestatori in eskimo degli anni ‘70, quando ero giovane e credevo che avrei potuto salvare il mondo… .
E’ ora di uscire allo scoperto, di rinnegare l’attuale politica basata solo sull’economia finanziaria. L’economia in sé non è una materia negativa anzi. Gli economisti di un tempo, quelli veri, programmavano il futuro e tracciavano la via migliore, rispettando i popoli, le risorse del pianeta, per un buon proseguimento dell’umanità. Quelli di adesso sono finanzieri senza scrupoli che non hanno visione del futuro, che speculano giorno per giorno, come in una catena di Sant’Antonio che alla fine paga semper “Pantalone” cioè noi cittadini.
Vedo che sono moltiplicate le app su internet per insegnare ai giovani come usare la speculazione finanziaria per guadagnare senza lavorare, per guadagnare come se la vita fosse un gioco d’azzardo continuo. Sono giovani i testimonial di queste app che cercano di coinvolgere i loro coetanei in investimenti speculativi senza ovviamente far presente che nel momento in cui si guadagna c’è qualcuno che perde. Ma il gioco d’azzardo non era proibito un tempo? Non era considerato disdicevole? Un giocatore incallito non era un cattivo esempio da non seguire? Forse non mi sono accorta dei valori cancellati della miserabile vita senza ideali ai quali chi detiene il potere ha condannato i cittadini che credono di essere liberi di scegliere… .





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