Gabriella Poli – Pozzolengo – Le poetiche visioni di Vanessi lasciano il segno. Tracciano un percorso di poesie senza rima baciata, senza punteggiatura, libere da ogni ostacolo, un inarrestabile fluire di sensazioni e di pensieri, di emozioni, di rabbia, di propositi, di critiche… . L’artista ha presentato il suo libro “Poetiche visioni”, in edizione limitata, a Pozzolengo attorniato dagli amici artisti: i registi Franco e Mario Piavoli, il musicista Luca Formentini, la fotografa Emanuela Esquilli, l’attrice Lia Pironi, la poetessa Cristina Ziliani, la scrittrice Elena Furini e l’artista Dante Zamperini, che hanno letto le sue “poesie” con molta enfasi partecipativa. Ed effettivamente il pubblico in sala è rimasto coinvolto in un turbinio di sensazioni forti.

L’assessore Daniela Aschedamini, ha annunciato la presentazione grata per la performance culturale composita che stava per accadere.

Vanessi lancia le sue parole scritte con la voce dei “lettori” che declamano in modo professionale. L’apertura è affidata ad una poesia sorprendente fatta di numeri. Simbolicamente rappresenta i minuti della vita da 0 a zero. Difficile da scrivere, da declamare e da ascoltare. Poteva essere una pietra tombale e vedere la fuga degli astanti. Invece no. Come la prima partitura musicale di cui si ha notizia, scolpita sulla tomba di Sicilo, sulla scogliera di Tralles, in Asia Minore, la musica del simbolismo si diffonde nella sala che partecipa con emozione. Una serie di numeri infinita che fa riflettere sulla vita e sulla morte. Da 0 a zero.

Tra i temi trattati, partenza, piscina, gli anni, spicca un dialogo con un uomo in veste bianca chiamato Gesù. Più che un dialogo è un monologo, rabbioso, curioso, con un uomo che “ha reso la sua vita e la sua morte uno spettacolo sul quale in molti scrivono da due millenni, grazie a suo padre, potente anzi onnipotente che non si fa mai vedere ma quando si arrabbia abbatte la sua ira sui popoli seminando morte e distruzione senza distinzione di colpevoli o innocenti”.

Una metafora che in sintesi fa dire all’autore che, essendo onnipotenti, si potrebbe fare molto meglio…

Vanessi è un artista a tutto campo. Nasce con la pittura e a questo proposito ha festeggiato i 55 anni di proprio l’anno scorso con una mostra alla Palazzina storica di Peschiera del Garda. Ma aderisce a molte altre tecniche figurative e di comunicazione.

Dal suo sito www.vanessi.it una sintetica biografia “Nato a Verona nel 1953, ha abitato a Peschiera del Garda dal 67 al 93 ed ha esposto nel 1998 nella Palazzina storica. Ha studiato al Liceo Classico Maffei di Verona e si è laureato in Architettura a Venezia con Carlo Scarpa e Arrigo Rudi. Artista eclettico ed interdisciplinare ha esposto in Europa ed America partecipando a importanti fiere d’arte ( Basilea – Toronto – Parigi – Kassel – New York – Colonia ). Nei primi anni 90 ha sviluppato una serie di opere usando la scrittura come linguaggio espressivo ed entrando a far parte del movimento “Poesia Visiva” collaborando con diversi artisti (Sarenco, Alain Arias Misson, Eugenio Miccini, Trinkewitz , Claudio Costa ed altri ). Dal 2014 ha collaborato nel suo studio a Pozzolengo con l’artista Lucio Pozzi ed il regista Franco Piavoli. E’ stata realizzata una sua retrospettiva ( IM – PERFECT ) nel 2019 a Verona presso la Galleria ARTANTIDE con alcune opere significative dal 1995 al 2019. Dal 2022 ha realizzato diverse installazioni a Venezia, al BAF di Bergamo, a l’Aquila e ad Art Verona”.

Alla prossima performance maestro!

www.vanessi.it


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