Storico dell’arte e architetto, ma anche museologo, collezionista e uomo politico, Luca Beltrami (Milano 1854 – Roma 1933) fu personaggio di grande rilievo nell’Italia postunitaria e dei primi decenni del nuovo secolo. Questa nuova bibliografia di Luca Beltrami, curata dallo storico dell’arte, Simone Bertelli, integra e corregge la precedente, risalente al 1930, seguendo nuovi criteri di ordinamento e introducendo nuovi approfonditi commenti ai titoli.
Il volto della città di Milano cambiò radicalmente, tra fine ottocento e inizi novecento, grazie ai suoi numerosi interventi di costruzione e rifacimento di importanti edifici.
Primo fra tutti il Castello Sforzesco che, in procinto di essere abbattuto quale simbolo ormai superato di un’antica dominazione, fu salvato e restituito alla città grazie alla ricostruzione da lui fortemente voluta e condotta tra il 1893 e il 1911, che lo ha trasformato in luogo di conservazione dell’arte e del sapere. Proprio il castello custodisce oggi i materiali di studio – libri, manoscritti, disegni, incisioni, fotografie – che Luca Beltrami raccolse nel corso della sua lunga carriera e che, sottoposto a recente attività di catalogazione e di studio, ha restituito nuovi spunti di approfondimento sulla sua figura e sulla sua opera. Questa monografia, nel presentare i risultati degli studi, intende far cogliere nella sua interezza l’importanza e la portata dell’impegno di Luca Beltrami a favore del Castello Sforzesco e della città di Milano, impegno caratterizzato da uno straordinario rigore intellettuale, professionale e civile. La monografia è accompagnata da un volume specialistico, che raccoglie la bibliografia specifica su Luca Beltrami.
Seguire il filo della bibliografia degli scritti di Luca Beltrami, ordinata cronologicamente e squadernata in tutta la sua oggettività sull’arco di oltre 50 anni di attività, consente di ripercorrere le tappe di una vita intensa, votata allo studio e a un fortissimo impegno civile: quasi una biografia, che attraverso l’apparente freddezza di ben 1223 titoli rivela molti particolari della vita dello studioso e non manca di stupire per la eccezionale varietà degli argomenti trattati. Questa nuova bibliografia di Luca Beltrami integra e corregge la precedente, risalente al 1930, seguendo nuovi criteri di ordinamento e introducendo nuovi approfonditi commenti ai titoli.
L’autore Simone Bertelli è un valente storico dell’arte e giornalista che vie a Milano dove lavora nel campo del fund raising per la cultura. Laurea in Lettere nel 2007 presso l’Università degli Studi di Milano con Giovanni Agosti e con una tesi sulla fortuna fotografica del Sacro Monte di Varallo. Collaboratore del Civico Archivio fotografico di Milano a partire dal 2010, patecipa alla realizzazione della mostra Lo sguardo della fotografia sulla città ottocentesca. Milano 1839-1899 (a cura di Silvia Paoli, Milano 2010) che verrà poi portata anche a San Pietroburgo alla fine del 2011. A partire dal 2010 studia e cataloga il fondo fotografico della Raccolta Luca Beltrami che diviene poi argomento per la tesi del dottorato in Storia dell’Arte, conseguito nel 2012 presso l’Università degli Studi di Milano. Collabora quindi alla mostra Luca Beltrami 1854-1933. Storia, arte e architettura a Milano (a cura di Silvia Paoli, Milano 2014) ai Musei del Castello Sforzesco di Milano, ove si occupa delle ricerche scientifiche e, in particolare, della sezione dedicata a Luca Beltrami e la storia dell’arte: studi, tutela e collezionismo.
Autore di Luca Beltrami. Bibliografia 1881-1934 (Silvana Editoriale, Milano 2014). Ha pubblicato saggi nei volumi Luca Beltrami 1854-1933. Storia, arte e architettura a Milano (Silvana Editoriale, Milano 2014), Lo sguardo della fotografia sulla città ottocentesca. Milano 1839-1899 (Allemandi, Torino 2010), Il portale di Santa Maria di Piazza e la scultura del Rinascimento tra Piemonte e Lombardia (Officina Libraria, Milano 2009), oltre al contributo sulla fortuna fotografica del Sacro Monte di Varallo in “Sacri Monti, Rivista di arte, conservazione, paesaggio e spiritualità dei Sacri Monti piemontesi e lombardi” (2, 2010).
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