Gabriella Poli – Jolanda di Savoia – Sulla trebbiatrice Simona Caselli e Giuseppe Pan, gli assessori regionali all’agricoltura di Emilia Romagna e Veneto, sembrano a loro agio mentre sperimentano la magia del raccolto del riso in questo lembo di terra del Delta del Po che collega le due regioni. Nell’anno del decennale della IGP del Riso del Delta, il Consorzio, guidato da Adriano Zanella, ha organizzato una visita sul campo con amministratori e operatori del settore, con partenza dalla sede del Consorzio a Jolanda di Savoia.
I progetti principali per questo anno del decennale, alcuni già attuati, altri in svolgimento o in programma nelle prossime settimane, sono molteplici: con i ristoranti del territorio per inserire il Riso IGP nei menù; con gli istituti alberghieri dell’Emilia-Romagna e del Veneto per ampliare la didattica sui prodotti del territorio; la partecipazione alle principali fiere dell’agroalimentare italiano (Vinitaly Verona, Cibus Connect Parma, Festival della Cucina Veneta Albignasego, Festival DOP/IGP Lazise, Vetrina del Riso alla Sagra del Riso a Jolanda di Savoia, e alla Fiera del Riso a Porto Tolle; progetto solidale con le Caritas diocesane di Adria-Rovigo, Chioggia e Ferrara – Comacchio per la distribuzione di confezioni di Riso IGP alle famiglie in stato di bisogno; settimana del Riso IGP a FICO Bologna (domenica 20 ottobre si parte con l’evento “Tramonto diVino” organizzato dalla Regione Emilia-Romagna, poi dal 21 al 26 ottobre tante attività dedicate al Riso IGP all’interno di FICO Bologna).
Le iniziative promozionali sono patrocinate da: Ministero Politiche Agricole, Regione Emilia-Romagna, Regione Veneto, Camera di Commercio Ferrara, Camera di Commercio Venezia-Rovigo, MAB Unesco / Parco del Delta del Po, Ascom Confcommercio, Caritas Italiana, BPER Banca.
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Il Riso del Delta del Po IGP recita lo slogan fornito dal consorzio è “Naturalmente buono. Naturalmente sano”. Arborio, Baldo, Carnaroli, Volano sono le tipologie coltivate.
Il Riso del Delta del Po IGP, qualità “Japonica”, gruppo “Superfino” deve le sue particolarità a un’area di coltivazione con caratteristiche uniche. I terreni scuri e torbosi del basso ferrarese e quelli alluvionali e salmastri del rodigino, rendono il Riso del Delta del Po IGP un prodotto unico che trae beneficio dalla natura alluvionale delle terre in cui viene coltivato.
“Semplice e ricco per tradizione. Compresa tra Emilia Romagna e Veneto, nelle provincie di Ferrara e Rovigo, l’area di coltivazione del Riso del Delta del Po IGP è frutto della lenta opera di sedimentazione e trasformazione compiuta dal fiume Po nel corso dei secoli.
Nell’area rodigina il Riso del Delta del Po IGP viene coltivato in territori di natura alluvionale, argillosi e limosi. Nel ferrarese i terreni hanno una forte componente torbosa. Ciò che accomuna l’intera zona di produzione è la lenta capacità drenante dei terreni, dotati di grande fertilità minerale. Coltivato vicino al mare, i bassi livelli di umidità relativa e le brezze marine mantengono le piante di riso asciutte e più sane, riducendo l’uso dei trattamenti. L’insieme di fattori climatici e ambientali favorevoli contribuisce a rendere il Riso del Delta IGP un’eccellenza gastronomica”.
A tutela del territorio
La coltivazione del Riso nel Delta del Po è parte di una storia lunga secoli che si intreccia con le bonifiche dei territori deltizi e con lo sviluppo delle zone rurali delle provincie di Ferrara e Rovigo.
“Il percorso per ottenere la certificazione di Indicazione Geografica Protetta per il Riso del Delta del Po è iniziato con la costituzione dell’Associazione dei Risicoltori del Delta del Po, diventato successivamente Consorzio di Tutela del Riso del Delta del Po IGP – ha ricordato il presidente Zanella – L’ottenimento del marchio di Indicazione Geografica Protetta per questo prodotto, parte integrante della cultura e dell’economia del territorio ha seguito le lunghe procedure necessarie per il riconoscimento delle specificità del Riso del Delta del Po, dovute all’area in cui viene prodotto, lavorato e trasformato. La qualità e la filiera produttiva del Riso del Delta del Po IGP sono garantiti dal Consorzio che adotta un severo codice disciplinare di produzione”.
La lunga e complessa istruttoria per l’ottenimento del marchio IGP si è conclusa nel 2009, quando la Commissione europea e il Ministero delle Politiche Agricole e Forestali hanno concesso al Riso del Delta del Po l’iscrizione al registro dei prodotti IGP.
Un po’ di numeri: Ettari coltivati IPG 2009 (65), 2018 (1587); Produzione Q.li 2009 (3 mila), 2018 (78 mila); Produttori 2009 (12), 2018 (35).
Categorie:Cultura, Enogastronomia