Domenica 13 novembre l’associazione no profit di Poggiridenti (So) “A casa di Giusy” organizza un pranzo etnico ruandese con la cuoca volontaria Lidia.





E’ solo l’ultima, in ordine di tempo, delle numerose iniziative organizzate da Rosy Fiori e dai suoi collaboratori per “A casa di Giusy” l’associazione nata nel 2001 su spinta del dipartimento di salute mentale dell’Ospedale di Sondrio.
Rosy Fiori, presidente dell’associazione è un’educatrice sanitaria che ha tratto ispirazione dal reparto in cui lavora, per creare uno spazio in cui i pazienti del dipartimento, ma anche cittadini in genere, possano ritrovarsi e intrattenersi con varie iniziative. Si va dalla cucina, alla danza, alla musica, all’arte … .
“Il comune di Poggiridenti – dice Rosy Fiori – ci ha concesso l’uso di un ex centro sportivo per le nostre attività. Il nostro intento è quello di coinvolgere più persone possibile, in un periodo di restrizioni sanitarie, come quello in cui ci troviamo da un paio di anni, con lo scopo di superare con coraggio il disagio sociale che si è creato. Abbiamo assistito all’allontanamento forzato delle persone tra di loro, al conseguente senso di sfiducia, di solitudine e di paura”.
“All’associazione – prosegue – collaborano molte figure sanitarie ma anche artisti, e cittadini che, ognuno per la propria competenza professionale organizza corsi e manifestazioni”.
Categorie:associazionismo, Cultura
Poche righe e Gabriella Poli ci ha portato a conoscere l’anima di una associazione dedita al sociale che funziona benissimo, un vero punto di riferimento grazie all’abnegazione della sua vulcanica presidente, Rosy Fiori, e all’impegno dei soci, collaboratori e semplici cittadini del comune di Poggiridenti e della provincia di Sondrio, usufruitori dei servizi e delle iniziative.
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