Peschiera del Garda – Le cure termali giovano alla salute soprattutto come prevenzione ma il servizio sanitario nazionale e i medici di base, che tempo addietro consentivano ai cittadini di curarsi presso gli stabilimenti termali, sostenendo anche le spese del soggiorno, sembrano non ricordarlo. Tant’è vero che nella facoltà di medicina non c’è più la specializzazione relativa allo studio dei benefici delle acque termali e di conseguenza esse vengono consigliate sempre meno dai propri medici e il servizio sanitario ha ristretto il numero delle prestazioni convenzionate. E’ una delle considerazioni emerse dalle relazioni del Forum 2018 “Il termalismo come risorsa per l’economia del Garda”, coordinato da Giuseppe Lorenzini, per conto dei tre club Rotary che si affacciano sul lago, Peschiera del Garda, Salò – Desenzano e Riva del Garda, svoltosi ieri sera nelle sale del caratteristico Museo della Pesca di Peschiera.
Filippo Fernè, tra l’altro, ha sottolineato come il bacino del lago, che conta 24 milioni di presenze oltre a circa 8 milioni di residenti nell’arco di un centinaio di chilometri, possa considerarsi, uno straordinario “strumento” per la crescita del turismo termale.
Filippo Forlani, ha spiegato come le acque si arricchiscano di principi attivi utili alla cura di molte malattie, respiratorie, della pelle, articolari, scendendo nelle profondità di montagne e lago per poi risalire portandoli con sé.
Roberto de Laurentis, imprenditore turistico ed esperto di comunicazione, ha spronato invece il settore alberghiero a investire su questo tipo di turismo con strutture adeguate a salute e bellezza come le S.p.A. Un’accezione però – come ha precisato Forlani – che deve essere usata nel significato corretto del termine, cioè salus per aquam. Non si può per esempio definire S.p.A. un albergo con una qualsiasi piscina. Le acque devono essere termali ed avere proprietà curative utili per la salute.
Esempio classico di una S.p.A. correttamente denominata è quella delle Terme di Sirmione, il cui direttore Carlo Sturani ha illustrato ampiamente i benefici dell’acqua termale che sgorga dalla fonte Boiola e che circonda tutta la penisola sulla punta della quale troneggiano i resti della villa di Catullo, ricca di mosaici e di terme romane. E’ ormai prossimo il traguardo dei 130 anni dell’utilizzo, a Sirmione, dell’acqua termale che vede oggi Terme di Sirmione S.p.A. come una delle storiche e più importanti realtà termali italiane. Nel corso del 2017 l’azienda si è confermata come il primo operatore termale a livello nazionale con 785.000 cure erogate e migliaia di presenze.
Onori del padrone di casa, Paolo Scattolini agli ospiti Stefano Campanella, Governatore del Distretto Rotary 2060, Lorenza Dordoni, Governatrice del Distretto Rotary 2050, ai presidenti dei club di Riva e Salò Desenzano e al sindaco di Peschiera, Maria Orietta Gaiulli, che ha salutato l’avvio del Forum, nel 25° anniversario del primo intermeeting fra i tre club lacustri avvenuto nel ’94. Allora il tema trattato era “La salute dell’ecosistema gardesano”. L’importanza della salvaguardia dell’ambiente è fondamentale per l’economia turistica e in particolare quella del termalismo visto che è imprescindibile presupposto per delle acque termali di qualità quali sono quelle gardesane.
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