Accademia Nero su bianco

Il Colibrì dispiega le ali. Maya in Toscana per rigenerarsi tra nuvole e sprazzi di sole. In fuga alla ricerca di erbette succulente

Marzia Sandri – Maya – Ciao a tutti e ben ritrovati! Ebbene sì, alla fine il Colibrì ha spiegato le ali e ha preso il volo per portare me e Mamy, con nostra grande soddisfazione, sulle coste della Toscana. Il viaggio, per questa volta, sarà breve perché dobbiamo tornare entrambe a fine mese per delle visite di controllo, ognuna per le sue questioni di salute (io per il mio ascesso, che va tenuto sotto controllo, e Mamy per la situazione che l’ha colpita e contro cui, in parte, sta ancora battagliando). L’importante, però, è aver spezzato il circolo di negatività, che in questi ultimi mesi ci ha costretto a una stasi forzata, e poter decretare che il peggio è alle nostre spalle e che adesso possiamo solo risalire.

Il desiderio di Mamy di cercare un po’ di caldo ci è riuscito solo in parte perché, anche su queste terre lambite dall’abbraccio del mare, il meteo è ballerino: ora sole, ora grossi nuvoloni che fanno abbassare di botto la temperatura. Comunque le condizioni sono favorevoli, abbastanza per permettere a Mamy di lavorare all’aperto, di fare lunghe pedalate o di passeggiare in spiaggia. Attività, queste, che le stanno di molto migliorando l’umore, recuperare le forze e abbandonarsi a rigeneranti dormite.

Al momento non stiamo lavorando molto, dato che non ci sono ancora abbastanza turisti in giro, per questo ne approfittiamo per produrre, in vista di tempi più fruttiferi (il primo maggio ci aspetta un mercatino lungo l’argine di Ronco all’Adige). Le nostre giornate scivolano, dunque, tranquille, sul filo del tempo dedicato alla pittura, alternato a qualche diversivo. Io zampetto nel mio cortile che, come sempre, Mamy ha allestito per me ai piedi del camper, sonnecchio ai suoi piedi e rosicchio le mie verdurine.

Un po’ anche per combattere la noia, ieri ho deciso di farle uno scherzetto. Così è accaduto che, mentre lei se ne stava al tavolo a dipingere, alzando lo sguardo, mi ha visto che brucavo nello spazio intorno alla nostra aiuola di sosta, quindi fuori dal mio spazio. Era accaduto che avesse lasciato solo accostata la porticina del recinto ed io, che sono sveglia e intelligente – come già ebbi modo di dirvi nei precedenti articoli – spingendo con il nasino, mi sono aperta un varco e sono andata ad esplorare i dintorni. E così, mentre lei urlava e si agitava chiamandomi per farmi rientrare, io me la ridevo sotto ai baffi e zigzagavo tra un camper e l’altro alla ricerca di nuovi stimoli e qualche erbetta succulenta. In realtà non avevo nessuna intenzione di scappare davvero, per cui dopo un po’, vedendo che Mamy si stava preoccupando troppo, me ne sono rientrata tranquillamente dalla stessa porticina dalla quale ero uscita.

Mamy era molto sollevata, al punto che ha dimenticato di rimproverarmi o di punirmi e mi ha, invece, offerto un bel ciuffo di profumato prezzemolo che io non ho mancato di apprezzare fino all’ultima fogliolina. Per domani è prevista un’ottima giornata che non mancheremo di goderci tutte e due, ognuna a suo modo. A presto, amici!

Maya superstar

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