Gabriella Poli – Roma – “Leonardo da Vinci, la scienza prima della scienza” in mostra alle Scuderie del Quirinale fino al 30 giugno, allestita in collaborazione con il Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia e alla Veneranda Biblioteca Ambrosiana di Milano celebra il Maestro Toscano nel 500° anniversario della sua morte, si dipana nella fitta trama di relazioni culturali e artistiche che hanno caratterizzato il periodo tra il ‘400 e il ‘500 italiano.
Curata da Claudio Giorgione, curatore del Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia, Leonardo da Vinci, la mostra indaga l’opera vinciana attraverso preziosi disegni e manufatti originali, modelli storici e manoscritti, tra cui l’unico libro con sue annotazioni autografe.
“La mostra – spiega lo storico dell’arte Simone Bertelli, assistente del curatore, in una intervista video all’AP (Associated Press) – è articolata in dieci sale. Ogni sala è contraddistinta da un disegno, un modello, uno scritto dai quali si sviluppa un argomento”.
Le sezioni esplorano con oltre 200 opere i grandi temi affrontati da Leonardo, sul versante del pensiero tecnico e umanistico.
“La grande lezione di Leonardo, valida ancora oggi – prosegue Bertelli – è la curiosità di capire i meccanismi, di guardare dentro le cose come lui fa nei suoi disegni, nei vari ambiti, anatomia umana o macchina. Una delle massime più importanti che esprime è che la scienza è figlia dell’esperienza. A lui non bastava studiare sui libri ma doveva sperimentare sul campo in un esperienza diretta”.
In mostra si potranno ammirare anche dieci disegni originali appartenenti al prezioso Codice Atlantico, custodito dalla Biblioteca Ambrosiana, raramente esposti al pubblico, insieme ad una vasta selezione di modelli storici, provenienti dal Museo Nazionale della Scienza e Tecnologia Leonardo da Vinci. La mostra propone poi un altro elemento di altissimo valore: i portelli originali della chiusa di San Marco del Naviglio di Milano, rimasti in uso fino al 1929.
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